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14 Agosto 2023
10:07

Due gheppi tornano liberi ad Altavilla Milicia, nel Palermitano

Sabato scorso ad Altavilla Milicia, sono stati liberati due gheppi che erano stati salvati dal centro di recupero di fauna selvatica di Ficuzza.

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Sono state settimane molto turbolente per la Sicilia. Dopo i devastanti incendi avvenuti nel palermitano e le varie polemiche che stanno continuando sulla costruzione dell'Osservatorio astronomico sul monte della Mufara, all'interno del Parco delle Madonie, sono poche le notizie positive su ambiente e biodiversità. Ma a risollevare un po' gli animi in questa difficile estate ci hanno pensato i volontari della LIPU e alcune realtà locali, come quella di Altavilla Milicia, si sono dati appuntamento sabato mattina scorso nella riserva naturale orientata Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto.

L'obiettivo era restituire la libertà ad alcuni rapaci coinvolti in incidenti e che son ostati curati al Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Ficuzza. E tra questi c'erano due gheppi (Falco tinnunculus) nati quest'anno. Questi piccoli falchi sono già parte della ricca avifauna della riserva, che con i suoi 4.643 ettari è fra le più grandi dell'intera isola siciliana.

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Situata a pochi chilometri da Palermo e posta quasi a metà strada fra il Parco delle Madonie e il capoluogo, questa riserva funge da rifugio per moltissime specie che negli anni sono fuggite dalla cementificazione eccessiva della provincia. E fra queste specie si distinguono sicuramente il falco pellegrino (Falco peregrinus), la poiana (Buteo buteo) e sporadici avvistamenti di aquila reale (Aquila chrysaetos) e di aquila di Bonelli (Aquila fasciata).

La riserva inoltre é famosa per essere un importante punto di riproduzione del picchio rosso maggiore, oltre ad essere una delle poche del palermitano in cui si trova anche il granchio di fiume. All'interno dei suoi confini, inoltre è possibile ammirare numerosi esemplari di cinghiali, volpi, martore, lepri, ed anche diverse specie di serpenti e d'insetti, per non parlare della popolosa colonia di pipistrelli che abitano le cavità delle sue grotte.

La liberazione di questi animali all'interno di questa riserva è stata organizzata, oltre che dalla LIPU, anche da alcuni cittadini volontari dei comuni vicini, tramite le associazioni Grotta Mazzamuto di Altavilla Milicia e la Comunità MASCI "Laudato Si" di Trabia. Queste realtà, tra l'altro, già da diversi anni si sono uniti, dopo aver visto il loro territorio devastato dagli incendi, per formare un collettivo di rivalutazione territoriale e ambientale, che sostiene il Grotta Mazzamuto Project. Un progetto finanziato dagli stessi cittadini, che nel tempo si è sforzato di rendere più fruibile la riserva e di piantare diverse piante, nei territori immediatamente esterni i suoi confini, che erano stati bruciati negli anni scorsi.

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Essa gode solo della messa a disposizione della Base Scout e Centro di Educazione Ambientale "San Francesco", un bene confiscato alla mafia e assegnato al comune di Altavilla Milicia. E oltre a tutelare la fauna, i suoi volontari, tra cui Roberto Randazzo e Antonino Artese (che ha gentilmente concesso le foto), negli anni hanno cercato di migliorare le condizioni ecologiche delle campagne limitrofe di un territorio che presenta seri problemi di abbandono, incendi e di eccessiva cementificazione.

«Vorrei aggiungere che il gruppo si è fatto promotore di diverse iniziative volte a far attivare le persone e per fare qualcosa di concreto – racconta Roberto Randazzo, che spera di effettuare nuove liberazioni di rapaci entro l'anno, con il contributo della LIPU. – Attivarsi è infatti l'unico modo per dare una sferzata alla rassegnazione dilagante che colpisce le nostre comunità, cercando di far capire che i boschi così come il mare sono nostri e che ce ne dobbiamo prendere cura in prima persona, se ne vogliamo godere ancora i tesori. Dunque ogni piccolo gesto può far capire che abbiamo a cuore il nostro ambiente ed il nostro futuro».

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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