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Morsi dalle zecche e ricoverati in ospedale: non è certamente l’epilogo che si aspettavano i due coniugi della Valle del Chiese, nel Trentino sud-occidentale, per la loro escursione estiva nei boschi.
I due quarantenni si sono accorti dei parassiti soltanto dopo la passeggiata e successivamente hanno iniziato a sentirsi male, presentando gli stessi sintomi. Una volta ricoverati in ospedale, ad entrambi è stata diagnosticata una malattia virale del sistema nervoso centrale, nota come Tbe, trasmessa proprio dalle due zecche infette.
Il marito, più grave, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Rovereto; la moglie, invece, è rimasta nella struttura di Tione. A seguito delle cure, la fase acuta della malattia è terminata per entrambi e le loro condizioni di salute hanno iniziato a migliorare.

Le zecche – da non confondere con le pulci – sono piccoli aracnidi parassiti ematofagi (si nutrono cioè di sangue) di molti animali, compreso l'uomo. Le specie più note sono la zecca del bosco (Ixodes ricinus) e la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus), lunghe da pochi millimetri nello stadio giovanile a più di un centimetro da adulte. Le zecche possono essere molto pericolose in quanto sono agenti di trasmissione di diverse malattie infettive, tra cui la malattia di Lyme e la Tbe (una forma di encefalite) contratta dai due coniugi.

Esistono, però, alcuni accorgimenti che si possono adottare per evitare di essere morsi dalle zecche, utili specialmente se si frequentano aree dove pascolano capi di bestiame come pecore e mucche.
Per prima cosa è consigliato coprirsi bene prima di fare una passeggiata nei boschi, avendo cura di mettere i pantaloni all’interno dei calzettoni per impedire ai parassiti che si trovano sulle piante basse di entrare sotto i nostri indumenti; esistono poi diversi repellenti, sia per noi umani che per i nostri amici quattro zampe, acquistabili in farmacia o online.
Anche vestirsi con colori chiari può essere utile per individuare le zecche più facilmente e rimuoverle dagli abiti prima che raggiungano la nostra pelle. Terminata l’escursione è, infatti, buona norma controllare di non avere parassiti su tutto il corpo, anche la schiena, e, nel caso in cui una zecca sia riuscita a mordervi, prima di intervenire autonomamente con il rischio di fare danni, bisogna recarsi ad un pronto soccorso dove del personale esperto saprà rimuovere il piccolo aracnide senza il pericolo che alcune parti dell’animale restino incastrate sotto la pelle dove possono causare infezioni.