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21 Febbraio 2024
17:18

Dove partoriscono i gatti randagi

Le gatte che vivono libere scelgono con attenzione il luogo in cui dare alla luce i gattini. Si tratta solitamente di punti protetti, al riparo da freddo e intemperie e lontani da potenziali minacce o fonti di stress.

Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
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Le gatte che vivono libere, o comunque senza un punto di riferimento umano stabile, tendono a scegliere con cura il luogo in cui partorire. Il parto è infatti un momento delicato in cui sia mamma gatta sia (soprattutto) i gattini sono più vulnerabili e l’istinto innato è quello di individuare un punto privo di fonti di disturbo e stress, sicuro e lontano da potenziali minacce o predatori.

Quali sono i luoghi in cui una gatta randagia potrebbe partorire

I luoghi scelti dai gatti randagi per partorire possono variare a seconda della zona in cui vivono, ma la scelta ricade quasi sempre su posti nascosti e protetti tra cui:

  • Cantine.
  • Garage.
  • Capanni.
  • Scantinati.
  • Giardini e cortili.
  • Punti protetti in aree boschive.
  • Edifici abbandonati.

La gatta come sceglie il posto dove partorire?

La gatta sceglie il posto in cui partorire selezionandolo sulla base di esigenze piuttosto basiche: deve trattarsi di un luogo appartato e tranquillo che le fornisce protezione e che le consente non soltanto di partorire, ma anche di prendersi cura dei gattini nei primissimi giorni.

Solitamente il luogo viene scelto anche sulla base della presenza di una sorta di giaciglio, un punto confortevole in cui mamma gatta si sente comoda e sicura e in cui i gattini possono venire alla luce senza potenziali minacce nei dintorni. Difficile dunque che la gatta, quando possibile, scelga luoghi di passaggio o caotici, vicino ad altri animali o comunque a fonti di disturbo.

Per questo capita spesso di trovare una nidiata di gattini all’interno di garage o capanni, oppure dietro a cespugli in giardino, o ancora in sottoscala o cantine. Si tratta di posti scelti perché appartati, sicuri e al riparo da freddo e intemperie.

Come aiutare una gatta che sta partorendo

Una gatta che vive libera difficilmente si avvicinerebbe a un essere umano a meno di non essere in un particolare stato di necessità, e si tratterebbe comunque di una scelta dettata dalla ricerca di un luogo percepito come sicuro. Il modo migliore per aiutarla in modo pratico è quindi lasciarle scegliere il luogo in cui partorire e non disturbarla in un momento così delicato, evitando di aggirarsi intorno al giaciglio o al luogo scelto per non stressarla.

Se si ha sentore che una gatta incinta stia scegliendo la nostra cantina o il nostro giardino per partorire, magari perché si presenta con frequenza ed esplora con insistenza lo stesso punto, si può magari preparare una sorta di giaciglio con una cassetta, una cesta o una scatola di cartone foderata di asciugamani, ma l’ingerenza deve essere minima, a meno che mamma gatta non sia in evidente difficoltà. È possibile anche che decida di spostare i cuccioli, e anche in questo caso è importante lasciarle massima libertà in questo senso. La manipolazione dei gattini appena nati, o addirittura lo spostamento, è invece del tutto sconsigliato.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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