Depositate le perizie degli esperti sulla morte dell’orsa Amarena

Sono state depositate le perizie degli esperti per il caso dell'orsa Amarena. Si tratta della perizia balistica e delle indagini forense eseguite da Paride Minervini, Stefania Salucci e Rosario Fico che serviranno a fare chiarezza su quanto accaduto all'orsa simbolo del Parco il 31 agosto 2023.

4 Marzo 2024
18:00
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orso marsicano

Sono state depositate le perizie degli esperti per il caso dell'orsa Amarena. Si tratta della perizia balistica e delle indagini forense eseguite da Paride MinerviniStefania Salucci Rosario Fico. Un ulteriore passo avanti verso la ricostruzione degli eventi che questa estate hanno portato alla morte dell'orsa simbolo del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

La notte del 31 agosto 2023 Amarena si trovava con i suoi due cuccioli a San Benedetto dei Marsi, in provincia dell'Aquila. Era entrata in un pollaio adiacente a un'abitazione della periferia cittadina quando il proprietario di casa, Andrea Leombruni, è uscito imbracciando il fucile e facendo fuoco in direzione dell'animale. Le Guardieparco che monitoravano Amarena si sono subito attivate raggiungendo il luogo dello sparo, e lì hanno trovato l'orsa già in agonia, a due passi dal cancello della villetta.

La necroscopia eseguita all'interno dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo da Rosario Fico aveva già evidenziato che l'orsa è morta per emorragia. Secondo quanto ricostruito, Amarena era su 4 zampe quando le hanno sparato un colpo di fucile con una carabina 7.62. Il proiettile calibro 12 le ha colpito una spalla, trapassandole il polmone e provocandone così la morte. La posizione in cui è stata raggiunta indica che in quel momento era innocua, non si trovava in una posa d'attacco.

A fare ulteriore chiarezza sulla dinamica dei fatti concorrono ora anche le perizie degli esperti, già consegnate alla Procura di Avezzano, titolare dell'indagine per uccisione di animale. Ad essere al centro delle indagini è il 56enne Leombruni. Noi di Kodami siamo andati in Abruzzo per incontrare le comunità che vivono a stretto contatto con questo animale e abbiamo parlato con i vicini e gli amici del 56enne di San Benedetto dei Marsi, che ci hanno spiegato i motivi alla base del conflitto tra loro e la popolazione degli orsi bruni marsicani.

Questa sottospecie di orso bruno è la più rara al mondo, e vive solo nell'Appennino centrale italiano. Per salvaguardare questo endemismo straordinario sono state messe un atto una serie di azioni da parte delle associazioni locali e dei Parchi, come il Pnalm. Tuttavia, esiste ancora una componente di persone, soprattutto allevatori e cacciatori, che vedono l'orso come un competitore e una minaccia alla propria attività, o che semplicemente hanno paura dell'orso, come ha dichiarato lo stesso Leombruni poco dopo l'identificazione da parte dei Guardiaparco.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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