video suggerito
video suggerito
3 Aprile 2021
14:05

Dalla Polonia all’Italia senza bere un sorso d’acqua: l’Odissea di 500 agnelli

Un viaggio che aveva superato le 29 ore con molti abbeveraggi non funzionanti e, dunque, senza neanche l’acqua per bere. Grazie a un intervento delle guardie ambientali, delle associazioni di volontariato e della polizia di Stato è stato sanzionato un camionista che guidava un mezzo all’interno del quale erano presenti 537 agnelli di 3 mesi di vita.

689 condivisioni
Immagine
Foto di Animal Welfare Foundation

Un viaggio che aveva superato le 29 ore con molti abbeveraggi non funzionanti e, dunque, senza neanche l’acqua per bere. Grazie a un intervento delle guardie ambientali, delle associazioni di volontariato e della polizia di Stato è stato sanzionato un camionista che guidava un mezzo all’interno del quale erano presenti 537 agnelli di 3 mesi di vita. Il mezzo, partito dalla Polonia in direzione del Lazio, era stato notato dai volontari all’altezza di Venezia ed è poi stato fermato dalle forze dell’ordine a Firenze. L’autista è stato sanzionato per oltre 1.300 euro per le condizioni inadeguate di trasporto.

I volontari di Animal Equality, insieme agli investigatori di Animal Welfare Foundation e delle Guardie zoofile dell’Enpa hanno rafforzato proprio in questi giorni, in vista della Pasqua, le loro attività di controllo sul territorio. Hanno segnalato alla polizia altri mezzi proprio per i trasporti particolarmente lunghi a cui sono stati sottoposti gli animali. Molti degli agnelli destinati al mercato italiano, infatti, provengono da Romania, Ungheria e da altri Paesi dell’Est Europa. L’investigazione si è svolta in collaborazione con tre europarlamentari  Tilly Metz, Caroline Roose e Thomas Waitz, membri della Commissione di inchiesta sul trasporto di animali vivi presso il Parlamento europeo.

Tra le scene che sono state viste dai volontari, quelle di animali in sovraffollamento e con la testa schiacciata sul soffitto dei camion e un agnellino con la zampa incastrata. Uno dei problemi più gravosi, in questo genere di trasporti, è quello legato ai sistemi di abbeveraggio: spesso non sono adeguati e raggiungibili da tutti gli animali. Gli ovini, di dimensioni ben diverse rispetto a quelle di suini e bovini, vengono stipati in mezzi destinati a questi ultimi animali e, dunque, si trovano davanti a non poche difficoltà per bere un po’ di acqua. Ogni anno in Italia sono più di 2 milioni gli agnelli che vengono macellati per i consumi di carne solo nel periodo pasquale ne vengono uccisi 300.000.

Le associazioni: vietare il trasporto di animali vivi

«Questa non è la prima volta che denunciamo questa situazione, anzi. Sono ormai diversi anni che monitoriamo questa rotta di viaggio, una vera via crucis di sofferenza per gli agnelli che sono costretti a percorrere tutti questi chilometri in condizioni assolutamente inadeguate», dichiarano le associazioni. «Il fatto che né le multe delle forze dell’ordine, né le denunce ufficiali agli Stati membri responsabili e alla Commissione europea abbiano portato miglioramenti significativi mostra che esiste un problema generale di applicazione del regolamento (Ce) n. 1/2005: bisogna cambiare i regolamenti per garantire davvero i diritti di questi animali e, dal momento che non si riesce a far rispettare le leggi, è necessario vietare, il prima possibile, il trasporto di animali vivi», aggiungono.

Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views