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Il vermocane (Hermodice carunculata), o verme di fuoco, è un anellide marino appartenente alla classe dei policheti. Questa specie deve il suo nome alle setole urticanti presenti ai lati del suo corpo, che possono causare dolorose irritazioni cutanee a chi ha la sfortuna di toccarlo.
Di recente, questo organismo è diventato oggetto di discussione a causa della sua crescente presenza nei mari italiani, fenomeno spesso descritto come una vera e propria invasione. Originariamente, infatti, questi vermi erano comuni soprattutto nelle aree centro-orientali del Mediterraneo, ma con l'aumento delle temperature marine dovuto al riscaldamento globale, hanno allargato il loro areale fino alle acque della Sicilia, della Calabria e della Puglia.
Chi è e com'è fatto il vermocane
Il vermocane è un verme policheto che può raggiungere una lunghezza di circa 30-40 cm, presenta un corpo segmentato, di colore variabile dal rossastro al marrone, con una serie di setole bianche o giallastre lungo i lati di ciascun segmento. Queste setole, chiamate cheti, sono urticanti e possono facilmente staccarsi e penetrare nella pelle di chi lo tocca.
Questi vermi sono predatori insaziabili e capaci di rigenerarsi quando spezzati, rappresentano una nuova sfida sia per gli ecosistemi marini che per l'industria della pesca. La loro notevole capacità di rigenerazione li rende, infatti, particolarmente resilienti e adattabili.
Cosa provoca il vermoncane?
Il contatto con un vermocane può provocare una reazione cutanea dolorosa: le setole urticanti sono infatti coperte da tossine che, una volta penetrate nella pelle, causano un'intensa sensazione di bruciore, arrossamento e gonfiore. In alcuni casi, la reazione può includere vesciche e, raramente, sintomi sistemici come nausea e vertigini.
Non possiamo parlare propriamente di puntura, in quanto il vermocane non punge attivamente come un insetto ed è il contatto accidentale con le sue setole a causare il danno. Pur essendo dolorose, le lesioni generalmente non sono pericolose per la vita, ma richiedono comunque attenzione medica per alleviare i sintomi e prevenire infezioni.
Dove si trova il vermocane
Il vermocane è diffuso principalmente nelle acque tropicali e subtropicali dell'Atlantico, ma il suo areale si estende anche al Mar Mediterraneo. Qui era già presente lungo le coste della Spagna, della Francia e della Grecia, ma ultimamente è stato osservato anche nelle acque italiane. In particolare, il vermocane è stato avvistato in Toscana, Liguria, Calabria, Puglia e Sicilia.
Il loro habitat preferito sono i fondali marini con praterie di posidonia, ma talvolta sono stati visti anche su fondali sabbiosi, rocciosi e barriere coralline, spesso nascosti sotto le pietre o tra le alghe. La loro capacità di adattarsi a diversi ambienti marini e la scarsità di predatori naturali, insieme al riscaldamento delle acque del Mediterraneo, dovuto ai cambiamenti climatici, hanno contribuito fortemente alla proliferazione di questa specie.