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9 Febbraio 2024
13:14

Cosa accadrebbe se una zebra si accoppiasse con un cavallo

Cavallo e zebra appartengono entrambi al genere Equus e sono interfertili: possono quindi accoppiarsi e dare alla luce un ibrido, chiamato zebrallo.

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Cavallo (Equus ferus caballus) e zebra sono due rappresentanti del genere Equus che, a seguito della loro recente evoluzione, sono ancora interfertili: possono quindi accoppiarsi e dare alla luce un ibrido.

L'evoluzione del genere Equus ebbe inizio circa 55-45 milioni di anni fa e si è protratta per buona parte del Cenozoico, fino alla comparsa delle moderne specie. Mentre oggi riconosciamo solo poche specie di cavalli – principalmente quelli domestici, il cavallo di Przewalski e il tarpan – oggi in Africa esistono diverse specie e sottospecie di zebre, tutte contraddistinte da alcune piccole differenze genetiche e anatomiche, come il disegno del loro manto e le dimensioni.

Visto che le zebre e i cavalli possono accoppiarsi, dando alla luce prole non fertile, a seconda della combinazione delle varietà e delle sottospecie i loro figli possono presentare caratteristiche e fenotipi mutevoli (come il colore del manto o l'altezza) che possono provocare un po' di confusione nei meno esperti.

 Una zebra e un cavallo possono accoppiarsi?

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Dal punto di vista anatomico zebre e cavalli non hanno nessuna difficoltà ad accoppiarsi, ma non hanno interesse ad avvicinarsi. Biologicamente, infatti, questi due animali hanno sempre avuto delle remore ad intrecciare dei rapporti visto che hanno comportamenti e stili di vita molto differenti.

Le zebre sono molto più indipendenti e vivono in mandrie estremamente numerose, mentre i cavalli hanno un comportamento sociali più marcato che li spinge a consolidare i rapporti con tutti i membri del proprio gruppo.

Le zebre inoltre sono molto più aggressive e irrequiete dei cavalli (anche di quelli selvatici): un fattore che ha spinto molte persone ad abbandonare i progetti di domesticazione. Sono infatti animali poco propensi ad obbedire agli ordini, a riprodursi quando gli viene indicato e a farsi dei nuovi amici.

Nel caso in cui però una zebra e un cavallo si convincano ad avvicinarsi con delle marcate intenzioni sessuali, è possibile che ne venga fuori una gravidanza, seppur bisogna tenere in mente che in natura l'ibridazione di queste specie è da sempre stata scongiurata dal fatto che abitavano ambienti e luoghi differenti.

Prima della domesticazione dei cavalli da parte dell'uomo, le zebre erano infatti i principali equidi presenti in Africa e non avevano molti altri competitor, al di là degli asini (Equus africanus asinus), originari dell'Africa orientale. Anche con quest'ultimi però le zebre non hanno avuto mai molta occasione di riprodursi, un fattore che li ha allontanati ancor di più geneticamente dagli altri rappresentanti del genere Equus.   

I primi a tentare di far riprodurre le zebre con i cavalli furono i Boeri, una popolazione sudafricana di origine coloniale, per lo più olandese, che durante la guerra contro l'Inghilterra cercavano degli animali da soma per affrontare il conflitto. Il primo però a riuscire in quest'impresa fu lo zoologo Cossar Ewart che sul finire del Diciannovesimo secolo iniziò a incrociare sistematicamente uno stallone di zebra con varie giumente di varietà araba.

Ewart iniziò poi a vendere gli animali ai ricchi imprenditori agricoli e indirettamente spinse l'esercito degli Stati Uniti a compiere esperimenti simili, con gli animali che vivevano negli zoo. Con i suoi esperimenti sulle zebre fu anche il primo zoologo a dimostrare che la teoria della telegonia ereditaria non era fondata. Questa teoria asseriva che il grembo di un qualsiasi animale di sesso femminile (tra cui anche l'uomo) conservava le informazioni contenute nello sperma al momento della riproduzione e che quindi tutti i nati sommavano le informazioni genetiche di tutti i partner sessuali della madre nel momento dello sviluppo.

Con questa assurda teoria, le popolazioni umane più antiche, ma anche gli antichi romani, i greci e i medici medioevali cercavano di limitare la promiscuità femminile e spiegavano così la variabilità della morfologia umana.

Il risultato dell'incrocio fra una zebra e un cavallo

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Solitamente l'ibrido fra queste due animali si definisce zebrallo, anche noto come zebroide, cavabra o zorse in inglese. Oggi è un animale molto raro, non solo perché è difficile che le zebre e i cavalli si accoppino in natura ma anche perché non ci sono allevatori che sono interessati alla riproduzione di questi animali.

Con l'avvento delle moderne tecnologie, infatti, l'esigenza di avere un animale possente e gentile, in grado di lavorare nei campi, è venuto meno in tutto il mondo. E anche coloro che continuano ad utilizzare gli animali nelle loro fattorie preferiscono di gran lunga un mulo o un cavallo vero e proprio rispetto ad un ibrido così particolare.

Uno zebrallo può nascere sia nel caso in cui ad accoppiarsi sia un cavallo maschio con una zebra femmina che viceversa, seppur nella maggior parte dei casi lo stallone utilizzato dagli allevatori sia una zebra. Nel caso in cui invece la zebra viene ibridata con un pony, l'ibrido viene chiamato zony.

Le caratteristiche di un ibrido fra zebra e cavallo

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Lo zebrallo è un animale più docile della zebra ma molto più cocciuto del cavallo. È molto forte fisicamente, seppur risulti più fragile dei genitori relativamente alle infezioni o alle temperature estreme. Possono essere montati, anche se con molta difficoltà, perché la conformazione delle loro spalle non è ideale né per le selle abituali né per l'inguine della nostra specie. È anche molto meno resistente nella lunga durata ma uno dei suoi punti di forza è che è capace di difendersi naturalmente da alcune malattie, come la tripanosomiasi africana, grazie alla parentela con le zebre.

Di solito tende ad avere la forma slanciata ed allungata tipica del cavallo ma il manto presenta evidenti striature tipiche della zebra. Questo lo porta a non essere esteticamente apprezzato da molti allevatori, in particolare se l'animale presenta un forte contrasto fra le due tipologie di manto.

Per tale motivo, i pochi allevatori di zebralli presenti nel mondo tendono ad incrociare le zebre con cavalli di un unico colore, poiché esemplari pezzati darebbero origine a prole dal manto irregolare che presenta su alcune superfici (cosce e collo in particolare) pezzature striate e su altre (schiena) l'assenza completa di strisce.

A secondo della specie di zebra "utilizzate" è possibile anche ottenere zebralli che presentano strisce su tutto il corpo, spesso confuse per ibridi di zebre di specie differenti.

Come tutti gli ibridi dei cavalli, gli zebralli sono anche quasi del tutto sterili.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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