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10 Giugno 2023
15:00

Cosa accadrebbe se un gatto si avvicinasse a una tigre?

Un incontro fortuito fra una tigre e un gatto può avere diversi esiti ma ciò che si pensa essere uno scontro scontato, potrebbe rivelarsi qualcosa di molto diverso o anche divertente, a secondo del contesto e della curiosità dei protagonisti.

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Anche se nelle dimensioni sono molto differenti, il gatto e la tigre sono entrambi dei felidi e hanno molteplici caratteristiche in comune. Per esempio, ambedue le specie sono dei cacciatori provetti, possono passare ore a pulirsi dedicandosi alla cura maniacale della pelliccia, sono iperprotettivi nei confronti dei figli appena nati ed entrambi sono predatori solitari che puntano sull'agilità e l'agguato. Ma nel caso in cui però un gatto domestico dovesse incontrare ipoteticamente una tigre, nel cuore di una giungla indiana, cosa potrebbe succedere? Come avverrebbe tale incontro, essendo queste specie poste quasi agli estremi dell'intera famiglia dei felidi?

Ricordiamo infatti che se il gatto è il felino più diffuso al mondo, la tigre è la specie di questo gruppo tra le più diffidenti nei confronti degli esseri umani e che presenta un comportamento assai meno sociale. Inoltre, se possiamo considerare quest'ultima come il felino più possente che esiste in natura, il gatto domestico di sicuro è fra i felini più piccoli del pianeta, che ha basato molto della sua storia evolutiva sull'agilità e la caccia verso piccole prede.

Altre importanti differenze che si possono riscontrare fra questi due animali è l'uso che fanno dei loro denti, come le diverse dimensioni di alcune parti anatomiche in proporzione al peso e la diversa frequenza nel battito cardiaco. Qualora comunque una tigre dovesse trovarsi di fronte un piccolo gatto, all'interno del suo territorio, probabilmente sarebbero tre le risposte che potrebbe eseguire, a secondo del suo carattere e dell'effetto sorpresa che l'arrivo del gatto avrebbe sulle sue attività quotidiane. E non necessariamente la vita del gatto verrebbe messa in pericolo.

Confronto fra gatto e tigre

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Per quanto simili, gatti e tigri presentano comunque delle chiare differenze. Innanzitutto dalla taglia. Una tigre del Bengala, in media, può pesare dai 90 ai 200 kg, con alcuni casi in cui e maschi più grossi possono raggiungere anche i 310 kg nel pieno della maturità sessuale. Il gatto più pesante che sia mai stato pesato invece misurava poco meno di 18 kg, con alcune razze giganti come il Maine Coon che sono state allevate nei secoli scorsi (non senza alcuni problemi) proprio per risultare più massicci e simili a dei veri e propri predatori selvatici.

Per quanto inoltre queste due specie abbiano lo stesso numero di denti, tuttavia essi li usano in maniera molto diversa, in virtù dei differenti stili di vita e alla dieta. I gatti infatti usano i premolari e i molari per masticare e sfibrare il cibo, usando davvero poco i canini che impiegano invece maggiormente per afferrare le prede o come mezzo di difesa. Le tigri invece usano i canini per tagliare e lacerare il cibo, i premolari per masticare e i molari soprattutto per afferrare e perforare le ossa delle loro prede, dopo che ne hanno spolpato tutta la carne.

La dieta dei gatti inoltre è più variegata. Oltre alla carne, apprezzano (come sanno molti pet mate) il pesce e talvolta si spingono a mangiare anche insetti, piccole lucertole e un po' di bacche. Questo perché in origine, come gli attuali gatti selvatici, i gatti domestici erano molto opportunisti e dovevano integrare la loro dieta con tutte le risorse possibili, nutrendosi di ciò che gli offriva il territorio.

Per via inoltre delle ridotte dimensioni, il gatto ha una frequenza cardiaca praticamente doppia rispetto a quella di una tigre, che tra l'altro presenta anche delle clavicole proporzionalmente più piccole rispetto a quelle del gatto, seppur dispongono di zampe posteriori molto più lunghe, utili per effettuare grandi balzi. Dal punto di vista delle capacità cognitive, il cervello di una tigre è equiparabile in proporzione per dimensioni e funzioni a quello di un gatto, seppur il suo senso dell'olfatto sia più articolato, poiché per catturare prede più grandi deve essere in grado di fiutarle da una maggiore distanza.

Incontro fra un gatto e una tigre

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Viste le differenze di taglia, l'eventuale incontro fra una tigre e un gatto il più delle volte avrebbe imprevedibili riscontri comici. Come infatti è stato osservato diverse volte in natura, così come in alcuni zoo dove dei gatti si sono intrufolati all'interno delle gabbie dei grossi felini, le tigri il più delle volte o sono destati dalla curiosità nel vedersi avvicinare da un felino molto più piccolo di loro o ignorano completamente il nuovo arrivato, ritenendolo non degno della loro attenzione.

C'è anche da capirli. Per una tigre adulta un gattino al massimo potrebbe ricordare un cucciolo ed in effetti non sono stati pochi i casi documentati in cui giovani tigri si sono messi a giocare con i gatti, prima che questi – spaventati dalla differenza di mole – cominciassero a difendersi o a sfuggire. Non sono mancati anche sporadici casi di tigri femmine che hanno adottato piccoli di gatto o, viceversa, piccoli di tigre che sono stati temporaneamente adottati da gatti, che avevano perso i loro cuccioli.

In condizioni normali, possiamo quindi affermare che le tigri o ignorano i loro piccoli visitatori o cominciano ad avvicinarsi ad essi, per indagare con curiosità la loro natura. Qualora però la tigre dovesse essere spaventata dall'arrivo del gatto o, per colpa della fame, o dovesse interessarsi ad esso più per scopi alimentari che per altro, il gatto rischierebbe seriamente la vita, poiché basterebbe un morso o una zampata per metterlo K.O. facilmente.

In questo caso, se il gatto dovesse essere attaccato dalla tigre, avrebbe solo due chance per sopravvivere. La prima prevede di effettuare un attacco preventivo, in grado di spaventare il grosso cacciatore ferendogli il muso e cogliendolo di sorpresa. Ovviamente, il gatto non risulterebbe un serio pericolo per il grosso predatore, ma in questo caso l'effetto combinato dell'attacco a sorpresa, della velocità, del dolore procurato con gli artigli insieme ai versi di ammonimento, potrebbero indurre la tigre a desistere e ad abbandonare il proprio obiettivo.

La seconda opzione che potrebbe scegliere il gatto per sopravvivere sarebbe quella di fuggire dalle grinfie del predatore. Anche con la fuga però ci sarebbero dei problemi. Il gatto infatti raggiunge una velocità di corsa di circa 48 km/h, mentre la tigre può raggiungere anche i 65 km/h orari per brevi tratti. Questo significa che se il gatto dovesse essere troppo vicino alla tigre, anche scappando potrebbe essere spacciato, per quanto esiste un'altra soluzione che gli potrebbe garantire la sopravvivenza.

Messo alle strette infatti, il gatto, più leggero, potrebbe spingersi ad arrampicarsi sopra un albero nel tentativo di sfuggire al predatore. Deve essere però molto attento su dove arrampicarsi. Le tigri infatti sono capaci anch'esse di arrampicarsi e sarebbe meglio quindi scegliere un albero co rami più leggeri che non potrebbero reggere il peso delle tigre.

Le chance di sopravvivere all'attacco di una tigre sono quindi molto basse per i gatti aggrediti e se ciò dovesse davvero accadere, ai felini domestici conviene di più distrarre l'aggressore con un attacco preventivo e poi dedicarsi alla fuga, nel tentativo di mettere fra la tigre e sé la maggiore distanza possibile. Bisogna anche chiarire che catturare un gatto non è energeticamente molto conveniente per una tigre affamata. Rischierebbero solo di spendere ulteriori risorse, per non ricavarci poi molte energie in cambio. Proprio per questo è molto più probabile che le tigri si disinteressino presto dei gatti, per rivolgere meglio la loro attenzione a potenziali prede più succulente e facili da catturare.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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