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22 Marzo 2024
16:22

Corridoi faunistici, la Camera boccia tutti gli emendamenti

La Camera ha bocciato tutti gli emendamenti per la realizzazione di corridoi faunistici. Strutture che oltre a garantire la sopravvivenza degli animali selvatici sono pensati per la sicurezza degli automobilisti.

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Si è concluso l’esame degli emendamenti nell'ambito della riforma del Codice della Strada con una nuova sconfitta per la biodiversità. La Camera infatti ha boccato tre emendamenti che, in maniera diversa, introducevano l’obbligo di costruire corridoi faunistici e installare dissuasori per favorire lo spostamento degli animali selvatici, garantendo così la sicurezza degli automobilisti e degli animali stessi.

I tre emendamenti erano trasversali a diverse aree politiche di tutto l'arco parlamentare, compreso il centrodestra, erano firmati da Michela Vittoria Brambilla (Noi Moderati), Sergio Costa e Susanna Cherchi (M5S), Lorenzo Cesa (Udc), Rita Dalla Chiesa (FI) Francesca Ghirra (Alleanza Verdi Sinistra), che, pur con alcune differenze, introducevano l’obbligo di costruire attraversamenti stradali e installare dissuasori per favorire lo spostamento degli animali selvatici garantendo la sicurezza degli automobilisti e degli animali stessi.

La bocciatura della Camera dei testi presentati da esponenti della maggioranza di governo è l'ennesima spia di un centrodestra meno compatto di quanto appaia, soprattutto quando al centro del dibattito ci sono temi come la tutela dell'ambiente e degli animali. Sorte simile è infatti toccata anche alla proposta di legge n. 30 per il benessere animale firmata dalla ex forzista, oggi in Noi Moderati, Brambilla, la cui discussione in Commissione Giustizia è slittata formalmente alla settimana prossima, con il rischio però che venga posticipata fino a data da destinarsi.

Ciò che stupisce è che la maggioranza ha fermato la pdl 30 e bocciato l’emendamento presentati da un suo stesso esponente, a riprova dell’avversione di una fetta di Governo contraria a qualsiasi provvedimento che possa in qualche modo interessare la tutela degli animali selvatici.

L’emendamento, in particolare, prevedeva semplicemente la costruzione di passaggi faunistici, barriere, recinzioni e l’installazione di dissuasori acustici e visivi nelle aree caratterizzate da elevata densità di fauna selvatica. Strutture che oltre a proteggere gli animali selvatici limitano i rischi per le persone che negli scontri con gli animali spesso restano ferito o uccisi.

Sul tema è intervenuta anche la Lav, tra le maggiori associazioni di tutela animale, che da anni porta avanti una serrata attività istituzionale proprio in Parlamento: «Questo Governo e questa maggioranza sono infiltrati a tal punto da ogni categoria che vive sullo sfruttamento e sull’uccisione degli animali di qualsiasi speci – ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici – da giungere a bocciare addirittura un emendamento espressione della loro stessa maggioranza che puntava ad incrementare la sicurezza degli automobilisti in caso di incidenti con gli animali selvatici d’ora in poi ogni cittadino saprà a chi chiedere conto per i danni e le ferite subite».

L’attacco che il Governo e la maggioranza parlamentare hanno scatenato contro gli animali selvatici è una vera e propria guerra che ha l’unico obiettivo di sterminare quanti più animali possibile, appartenenti a qualsiasi specie, al solo scopo di far divertire i cacciatori. Tra i principali oppositori c'è infatti il leghista e cacciatore Francesco Bruzzone, a sua volta proponente di una proposta di legge molto discussa che mira a rivedere la legge quadro sull'attività venatori. Una proposta che rischia di determinare l'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea, come è già successo per altri due provvedimenti relativi all'uso di munizioni al piombo nelle zone umide e alla pratica del bycatch, la cattura accidentale di animali con strumenti propri della pesca.

«La bocciatura degli emendamenti sulla sicurezza stradale è la conferma che i partiti di Governo sono interessati esclusivamente a dare ascolto alle loro lobby di riferimento – conclude la Lav – confidiamo che i cittadini se ne rendano conto chiedendo le dimissioni di coloro che mettono a rischio la loro sicurezza».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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