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17 Gennaio 2024
16:40

Consigliere comunale insultato da alcuni attivisti alla manifestazione a Palermo per il cane Aron

L'Ottava circoscrizione del Comune di Palermo ha espresso solidarietà al collega Consigliere Nicola Glorioso, per le offese che gli sono state rivolte durante la manifestazione del 13 gennaio, organizzata a Palermo da alcuni attivisti, dopo la morte del Pitbull Aron.

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Credit: Claudio Pezzillo

Il Vice Presidente del Consiglio dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo, Nicola Glorioso, è stato oggetto di aggressioni verbali durante la manifestazione che si è tenuta in Piazza Croci a Palermo il 13 gennaio. L'evento era stato organizzato da alcuni attivisti in risposta alla violenza subita dal Aron, il Pitbull morto in clinica in seguito alle complicanze riportate dopo essere stato legato a un palo e bruciato vivo dalla sua persona di riferimento.

Il Consigliere che era sceso in piazza per unirsi ai manifestanti, durante l'evento si è rivolto ad alcuni di loro chiedendo di moderare i termini e utilizzare toni più pacati nei confronti del responsabile del reato e per questo è stato insultato e aggredito verbalmente. In effetti, già nei giorni precedenti, Glorioso aveva dichiarato che «alimentare odio nei confronti di questo soggetto è assolutamente controproducente. La nostra società, profondamente logorata dall’odio reciproco, non ha bisogno di questo. Abbiamo bisogno di maggiore sicurezza, di una presenza costante dello Stato e di sanzioni più severe per chi commette queste atrocità».

La tragica morte di Aron ha suscitato profonda indignazione e rabbia nell'intera comunità. Per questo motivo, negli ultimi giorni, alcuni attivisti hanno organizzato manifestazioni pubbliche a Palermo per commemorare Aron e, soprattutto, per sollecitare un intervento più severo da parte delle istituzioni riguardo alle pene inflitte a coloro che maltrattano o uccidono gli animali.

Tra le manifestazioni che hanno avuto più affluenza vi è quella che si è tenuta giorno 13 gennaio pomeriggio partendo da piazza Croci, proprio dal punto in cui il cane è stato bruciato. Tale evento, pubblicizzato con una locandina che riportava il viso dell’assassino di Aron e la descrizione “Fermiamo questo criminale”, ha suscitato indignazione tra i membri del Consiglio di Palermo, rammaricati per i toni utilizzati in generale durante la manifestazione e in particolare per gli insulti diretti al collega consigliere.

Durante questo evento, così come riportato dal Consiglio di Palermo, il Consigliere Glorioso «è rimasto vittima di una vergognosa aggressione verbale, di intollerabili ingiurie, di ingiustificate offese e di arroganti minacce, rivolte in suo danno mentre partecipava in piazza Croci all’evento organizzato per manifestare sgomento e sdegno nei confronti del grave episodio di maltrattamento animale che qualche giorno fa ha provocato la cruenta e tragica morte del cane Aron per mano del suo scriteriato padrone*».

«In particolare – continua la nota del Consiglio –  il consigliere Glorioso avrebbe avuto la colpa di invitare il promotore della manifestazione, con toni incontestabilmente pacati, a moderare la rabbia, la smoderatezza e lo squilibrio con cui augurava reiteratamente al reo, peraltro soggetto con conclamati disturbi psichici, di “fare la stessa fine” del cane, cioè morire arso vivo. Al di là del merito della questione, appare alquanto grave che nel corso di tale adunanza non siano stati in alcun modo garantiti dagli organizzatori né la minima libertà di opinione né il democratico confronto. Ciò che è ben più grave, però, è che al consigliere Glorioso siano state urlate al megafono gratuite ingiurie e immotivate offese, aizzando contro di lui i numerosi e accalcati presenti, mettendo seriamente a rischio la sua incolumità fisica».

«Non è stata registrata in danno del vice presidente alcuna violenza fisica; ciò al netto di qualche veemente strattonata – concludono i membri del Consiglio nella note – Infine, il Consiglio e la Presidenza dell’VIII Circoscrizione stigmatizzano e biasimano soprattutto l’irresponsabilità di quei rappresentanti politici, peraltro investiti di alte cariche istituzionali – in loco al fianco del “fomentatore di odio” – che invece di invitare lo scellerato organizzatore dell’evento de quo a ben più consoni toni, hanno assecondato tale dissennata conduzione, risultandone gravemente complici».

*Abbiamo riportato la parola così come è stata scritta nel comunicato. Su Kodami ricordiamo che usiamo la definizione "pet mate" proprio per cambiare il linguaggio e scardinare un vecchio modo di pensare anche attraverso una approfondita indagine che abbiamo fatto su un campione rappresentativo degli Italiani.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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