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13 Gennaio 2023
10:33

Come si utilizzavano i piccioni viaggiatori

Per secoli i piccioni viaggiatori sono stati il più efficace e veloce sistema di comunicazione. Alcuni di loro hanno persino ricevuto importanti onorificenze militari durante entrambe le guerre mondiali. Ma come fanno questi postini alanti a sapere dove andare?

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Il piccione viaggiatore è una varietà del comune piccione domestico (Columba livia domestica) selezionata appositamente per esaltare le sue incredibili capacità nel ritrovare la strada di casa, anche partendo da un luogo sconosciuto e da notevole distanza. Proprio in virtù di queste eccezionali abilità, i piccioni viaggiatori sono stati per lungo tempo uno dei più veloci ed efficaci sistemi di comunicazione e hanno trasportato a destinazione messaggi in tutto il mondo per secoli. Ma come funziona esattamente la comunicazione via piccione e, soprattutto, come fanno questi postini alati a sapere dove andare?

Questa particolare varietà di piccione veniva utilizza per trasportare messaggi già 3.000 anni fa, al tempo degli antichi Egizi e dei Persiani. Fino all'invenzione del telegrafo, del telefono e dei moderni sistemi di comunicazione, la posta via piccione è stata senza alcun dubbio il mezzo di comunicazione più rapido ed efficace in assoluto. Un piccione viaggiatore può infatti coprire distanze di centinaia o persino oltre mille km, volando a una velocità media di quasi 100 km/h con picchi intorno ai 150 su tratti brevi.

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Per secoli i piccioni viaggiatori sono stati il più efficace e veloce sistema di comunicazione

C'è solo un piccolo problema con questo tipo di posta e cioè che funziona solamente in una direzione. Un piccione viaggiatore non può infatti trasportare un messaggio verso una destinazione qualsiasi, ma può farlo esclusivamente verso il luogo in cui è nato. Il piccione, infatti, deve essere prima trasportato lontano dalla sua piccionaia e sfruttando le sue capacità di ritrovare la strada di casa (anche per questo sono chiamati in inglese homing pigeon) tornerà al suo luogo d'origine, portandosi dietro il messaggio legato alla zampetta.

Questo significa che, ipoteticamente, se qualcuno volesse ricevere messaggi via piccione da un lontano parente o da un amico, dovrebbe prima donare loro alcuni dei suoi uccelli, che una volta liberati torneranno poi rapidamente a casa. Allo stesso tempo, quindi, se vuoi inviare un piccione viaggiatore a qualcuno, devi già essere in possesso di un suo esemplare. In questo senso, però, i piccioni sono davvero animali straordinari, poiché sono in grado di tornare sempre alla base anche partendo da un luogo completamente sconosciuto e lontanissimo.

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I messaggi vengono trasportati in un piccolo contenitore legato alla zampa dell’uccello

Riescono a farlo sfruttando delle vere e proprie bussole interne, un sorta di GPS biologico che percepisce il campo magnetico terrestre e la posizione del sole e che integra poi queste informazioni con gli odori di casa e le caratteristiche del paesaggio memorizzate dal piccione, come strade, edifici, ferrovie e altri punti di riferimento visivi. Proprrio per questo, i piccioni viaggiatori sono stati fondamentali e ampiamente utilizzati fino al XX secolo, persino durante entrambe le guerre mondiali, quando centinaia di uccelli trasportavano messaggi strategici in un tubicino legato a una zampa volando tra i proiettili degli eserciti.

Alcuni di questi piccioni sono letteralmente passati alla storia, ricevendo numerose e importanti onorificenze militari. Cher Ami, per esempio, è stato insignito della Croix de Guerre francese per aver consegnato 12 importanti messaggi durante la Prima Guerra Mondiale, nonostante fosse stato gravemente ferito (era stato colpito al petto, accecato a un occhio e aveva una zampa completamente fuori uso). Mentre Spike, invece, riuscì a portare a termine ben 52 missioni senza essere mai ferito. Durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, tra i 32 piccioni che si sono distinti per meriti militari, c'erano per esempio l'irlandese Paddy, l'americano GI Joe e l'inglese Mary of Exeter, che ricevettero tutti la Medaglia Dickin, creata appositamente per gli animali eroi in guerra, insieme a cani, cavalli e a un gatto.

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Durante entrambe le guerre mondiali i piccioni viaggiatori sono stati fondamentali e molti di loro hanno ricevuto importanti onorificenze militari. Foto da Wikimedia Commons

Oggi i piccioni viaggiatori vengono allevati quasi esclusivamente per le competizioni di volo sportivo, molto popolari soprattutto in Gran Bretagna, in Belgio e in altri paesi del Nord Europa. Gli allevatori che partecipano alle gare trasportano gli uccelli a diversi km di distanza, di solito un centinaio, dal luogo in cui sono stati allevati e, una volta liberati, comincia la gara a chi torna per primo a casa. Una volta che un piccione è tornato alla base, vengono poi calcolate la distanza e la velocità media percorsa, così da decretare il vincitore più veloce.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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