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20 Giugno 2022
9:00

Come fanno i gatti a saltare così in alto?

Le capacità di salto dei gatti sono note a chiunque. Ma quanto in alto può saltare un gatto e, soprattutto, come fa a riuscirci?

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Le capacità di saltare in alto dei gatti sono note a chiunque abbia avuto modo di vederli muovere con un minimo di libertà. Si tratta di una abilità innata che, però, è tutt’altro che scontata. La motivazione cinestesica – il bisogno ma anche il piacere di muovere il corpo e di mettere a frutto tutte le sue potenzialità – è una delle più importanti nel gatto.

Un gatto che si muove poco non rischia solo di appesantirsi, di ingrassare e di andare incontro a tutta una serie di problemi metabolici e muscolo-scheletrici, esattamente come avviene a noi esseri umani se mettiamo su peso e facciamo poco movimento. L’inattività ha delle ripercussioni negative anche sul tono dell’umore del gatto, lo rende sempre meno curioso e reattivo e può avviarlo verso la depressione patologica.

Questo strettissimo legame tra benessere fisico e mentale è dovuto al fatto che la selezione naturale ha modellato la fisicità felina per essere estremamente performante. Di fatto, gli ha fornito una serie di caratteristiche muscolo-scheletriche che permettono ai gatti di saltare così in alto e fare delle cose che a noi possono apparire incredibili, soprattutto se le rapportiamo alle dimensioni piuttosto contenute di questi animali.

Quanto può saltare in alto un gatto?

La capacità di saltare da fermi è una di queste. Non sono rari i video virali che fanno vedere delle vere e proprie acrobazie da parte dei gatti. Il segreto per questi salti prodigiosi risiede nelle zampe posteriori, muscolose, possenti, che durante il salto caricano l’energia cinetica necessaria a coprire una distanza, da fermi, anche di un 1,80m (circa 9 volte l'altezza ai garretti di un gatto).

Forza e tecnica

La potenza muscolare è poi unita ad una tecnica del salto basata sull’allungamento della spina dorsale e lo sfruttamento di ogni centimetro di corpo (uncini inclusi) per raggiungere la meta.

Le zampe anteriori, inoltre, servono da appoggio – a meno che per non intervenga la necessità di ancorarsi con le unghie e darsi un’ulteriore spinta anche con quelle -, lo sforzo maggiore lo fanno quelle posteriori.

Saltare così non è da tutti

L'altezza del salto, naturalmente, riguarda sempre una stima media: quanto un gatto sia in grado di saltare è chiaro che dipenderà dalle sue condizioni generali, dall’età, dalla presenza di eventuali problematiche fisiche, dalla motivazione a balzare così tanto e, non ultimo, dal livello di allenamento. Un gatto che vive in un ambiente poco complesso, magari un po’ sovrappeso, che ha rare occasioni di allenare la sua muscolatura se non per saltare su un divano o arrampicarsi su un tiragraffi, non è detto che arrivi mai a toccare certe misure (anzi, sono purtroppo frequenti i gatti reticenti a qualunque sforzo superiore alla loro media casalinga).

Cosa ci insegna questo? Che se possiedi una Ferrari ma la fai andare come una Cinquecento, è sicuro che il motore ne risentirà. Così è il gatto: la selezione naturale lo ha dotato di capacità atletiche incredibili ma  per esprimerle e, soprattutto, mantenerle ha bisogno di uno stile di vita e di un ambiente che le stimoli e consenta di tenerle allenate.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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