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2 Giugno 2023
16:00

Come accorgersi che il cane è stato avvelenato

L'avvelenamento è un pericolo concreto per molti cani. Esistono tanti tipi di sostane tossiche molto pericolose, ognuna con dei sintomi e dei trattamenti specifici. Vediamo come accorgerci che il nostro cane è stato avvelenato e cosa fare.

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Validato dalla Dott.ssa Eva Fonti
Membro del comitato scientifico di Kodami
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L'avvelenamento del cane può rivelarsi un problema grave e potenzialmente letale per cui non va mai sottovalutato. Tanti pet mate si domandano, quando notano il proprio cane un po' più fiacco o in seguito a un episodio di vomito con tracce di sangue, se può essere stato avvelenato. Se poi si è di ritorno da una passeggiata al parco, la preoccupazione può aumentare considerato l'allarme esche killer e polpette avvelenate.

In effetti, sottostimare il pericolo di un avvelenamento è sbagliato e andrebbe sempre considerato nelle diagnosi. Le sostanze tossiche poi non sono solo le esche avvelenate intenzionalmente per provocare la morte dei cani, ma possono essere anche polveri per la derattizzazione oppure, nel periodo estivo, tutti i diserbanti che si utilizzano per il trattamento delle piante e per il contrasto di infestazione da zanzare o formiche. Se finiscono dentro a delle pozzanghere da cui il cane può bere o sull'erba che può essere ingerita, ecco che le probabilità di un avvelenamento aumentano.

Ancora, molta attenzione va rivolta ai detersivi, i concimi e al lumachicida (il metaldeide) che sono tossici e letali. In casa poi anche l'utilizzo di piastrine anti zanzare o altri repellenti posso causare problemi ai pet anche senza digestione della sostanza ma solo inalandola.

Vediamo, quindi, come accorgersi se il proprio cane è a rischio avvelenamento.

I sintomi dell’avvelenamento nel cane

I sintomi di un avvelenamento del cane sono alle volte molto banali e talora impercettibili: non si immagini che ogni avvelenamento o intossicazione debba per forza avere manifestazioni eclatanti. Può verificarsi l’abbattimento, l’inappetenza, la riluttanza ad uscire, soprattutto se conoscendo il cane mai e poi mai rifiuterebbe una cosa golosa da mangiare o l’invito ad una passeggiata. I sintomi oltre ad essere spesso difficili da riconoscere, possono variare anche molto a seconda del tossico ingerito. Vediamo insieme i più comuni, i più gravi e le varie sintomatologie.

Si può manifestare la scialorrea, una salivazione eccessiva dalla bocca, spesso vomito, abbattimento, diarrea liquida o con tracce di sangue, barcollamento e incapacità di coordinazione motoria.

Nei casi più gravi invece possiamo avere la presenza di tic come un ammiccamento, una smorfia della faccia, un irrigidimento di tutto il tronco e degli arti e delle contrazioni simili alle crisi convulsive.

Altre alterazioni possono essere: un respiro superficiale e molto accelerato, nei casi disperati – in cui si è quasi vicino al coma – questo diventa flebile e impercettibile e il cane può anche perdere coscienza.

Il cuore presenta tachicardia, battito veloce, quando sono in corso le crisi convulsive di solito la temperatura del cane può aumentare anche a causa dei tremori, viceversa sarà fredda se l'animale rischia la vita. Si possono notare le mucose sia pallide sia molto rosse quando si hanno problemi cardiocircolatori invece tendono al bianco e addirittura al blu.

Cosa fare se il cane è stato avvelenato

Se si sospetta che il cane sia stato avvelenato la prima cosa da fare è contattare un veterinario per una visita. Se si ha il sospetto della sostanza tossica ingerita, è importante portarla al veterinario in modo che possa somministrare la giusta terapia. Non in tutti i casi ci sono degli antidoti, ma alcuni tossici possono essere combattuti con una terapia adeguata.

Sicuramente se la situazione è grave la prima cosa da fare è stabilizzare il paziente: il veterinario si assicurerà che le vie respiratorie siano più o meno libere, che il cane ossigeni regolarmente e che il cuore a livello cardio-vascolare sia adeguatamente sostenuto, dopo di che proverà a detossicare il paziente, metterà una flebo in vena, somministrerà se necessaria dell'ossigeno terapia e, a seconda della situazione, equilibrerà con dei farmaci in terapia intensiva.

Nel caso di un boccone sospetto appena ingerito, stando attenti a non incorrere in un morso accidentale, bisogna provare a toglierlo dalla bocca del cane. Se il boccone è stato deglutito e si ha il sospetto che sia un elemento tossico (rodenticida o lumachicida) provate ad indurre subito il vomito, o facendo ingerire dell’acqua ossigenata, quella comune che abbiamo a casa, con questo dosaggio: 5-10 ml per un cane di piccola taglia. In alternativa si possono dare al cane delle manciate di sale fino da cucina direttamente in bocca. In entrambi i casi dovrebbero iniziare dei conati di vomito nel giro di qualche minuto ma se così non fosse ripetete l’operazione e nel frattempo contattate il vostro veterinario.

Indurre il vomito però potrebbe provocare dei problemi. Se ci si rende conto che in quel momento il cane sta ingerendo un'esca allora sì si può provare a causarlo ma, se non si è sicuri e soprattutto non si conosce la sostanza, la stimolazione potrebbe aumentare l'acidità e l'assorbimento gastrico di questo tossico che risalendo nell'esofago potrebbe creare lesioni gravi. Spesso per indurre il vomito vengono citati l'acqua ossigenata o il sale da cucina. In alcuni casi funzionano ma entrambi possono creare danno. Il sale può creare uno scompenso che può indurre il coma e l'acqua ossigenata brutte esofagiti e ulcere gastriche quindi, pur essendo sostanze di facile reperibilità in casa e talvolta utili, se si possono evitare a favore di una visita dal veterinario è sempre meglio. In alternativa può essere utile farsi guidare telefonicamente dal medico di riferimento fino all'arrivo in clinica.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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