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22 Agosto 2022
10:30

Come abituare il gatto a una nuova casa: 6 consigli per farlo ambientare

Cambiare casa può essere uno degli eventi più stressanti nella vita di un gatto. Tuttavia, ci sono delle strategie che possiamo attuare per aiutarlo ad ambientarsi.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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È noto che un cambio di casa può essere uno degli eventi più stressanti nella vita di un gatto. Tuttavia ci sono una serie di strategie che possiamo mettere in campo per cercare di rendergli il più indolore possibile questo cambiamento così pervasivo.

Immaginate di non avere l’uso della parola, ma di essere immersi in un mondo in cui le informazioni più importanti, quindi quelle che attengono alla sicurezza, alla familiarità e alla sensazione di “essere a casa”, siano veicolate non da parole, suoni o oggetti ma, fondamentalmente, da odori.

Immaginate che il vostro modo di muovervi nello spazio dipenda proprio dagli odori che percepite, dalla loro intensità, da quanto tempo è trascorso dal loro deposito e immaginate di farvi un’idea chiara di chi è affidabile e di chi, invece, potrebbe rappresentare una minaccia, basandovi solo sull’olfatto. E ora immaginate che, un bel giorno, senza preavviso e senza che lo possiate immaginare, qualcuno vi prenda e vi porti via, in un posto completamente sconosciuto. Terrificante, vero?

La sensazione di disorientamento che provano i gatti è probabilmente anche più intensa di quella che avete intercettato attraverso un semplice esercizio di immaginazione. Per questo è importante accompagnarli nell’adattarsi alla nuova sistemazione, sia che si tratti di cambiare residenza, sia di villeggiare temporaneamente in una casa-vacanze.

Serenità per le prime ore

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All’arrivo e durante le prime ore nella nuova abitazione sarà importante trasmettere al micio serenità e calma. Io consiglio sempre di assegnargli una stanza (quella che si ritiene sarà meno interessata dal vai e vieni di valige ed eventuali pacchi) e lasciarlo tranquillo, con ciotole e lettiere disponibili. Se è spaventato, bisognerà lasciargli il tempo di calmarsi prima di poter decidere di esplorare il resto.

I ferormoni facciali

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Un diffusore di feromoni facciali, applicato alla presa di corrente uno o due giorni prima dell’ingresso nei nuovi ambienti, può essere un ottimo alleato per aiutare il micio a sciogliersi una volta arrivato. Se non è possibile farlo con così largo anticipo, lo si può fare contestualmente all’arrivo del micio sapendo che, però, se ne raccoglieranno gli effetti non prima delle 48 ore successive (mediamente).

Agevolare l’esplorazione

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Ad un certo punto il micio inizierà a mostrarsi interessato all’esplorazione della nuova casa: lì sarà importante, soprattutto nelle prime fasi, non spaventarlo, non forzarlo in alcun modo e cercare, invece, di favorire un clima calmo e rilassato.

Ricreare zone familiari

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I gatti trovano grande giovamento dal ritrovare nell’ambiente nuovo oggetti a loro familiari come cucce, tiragraffi, tappeti o coperte che hanno già usato e su cui, magari, c’è il loro odore. Portare con sé alcuni di questi oggetti, allora, può accelerare il processo di adattamento in questo nuovo spazio che, grazie ad oggetti noti, risulta in qualche modo continuo con quello precedentemente conosciuto.

Rispettare i tempi

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Alcuni gatti possono metterci pochi minuti a decidere di uscire dalla stanza loro assegnata per conoscere il resto degli ambienti; altri possono impiegarci anche qualche giorno. Sappiate rispettare i loro tempi: se non ci saranno particolari elementi a spaventarli, troveranno da soli il coraggio (e la curiosità) di fare capolino.

Quando potrà uscire in giardino?

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La risposta a questa domanda è molto soggettiva però c’è un’indicazione che potete prendere come riferimento: quando il micio apparirà totalmente rilassato nella nuova casa, quando saprà stendersi con noncuranza sul pavimento, mangiare con gusto, usare la lettiera, quando insomma apparirà integrato e sereno, da quel momento potrete già farlo uscire. Naturalmente non aspettatevi che si fiondi fuori come un tornado e sparisca nella selva: anche in quel caso avrà bisogno di qualche giorno per prendere confidenza con l’esterno a cui si affaccerà titubante, fino a prendere sicurezza e passarci più tempo con il passare dei giorni.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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