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16 Maggio 2023
11:39

Chiude il canile di Tufillo, l’appello per salvare circa 100 cani: «Rischiano di finire in posti peggiori»

Il canile di Tufillo chiuderà a breve e i circa cento cani ospitati nella struttura saranno trasferiti in altre strutture gestite dalla stessa società, che però sta già rispondendo per il reato di maltrattamento animale: «Perderemo completamente le loro tracce, adottiamoli prima che sia troppo tardi».

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canile

Tra un paio di settimane il canile di Tufillo, piccolo comune abruzzese di circa 300 abitanti, chiuderà e i circa 100 cani ospitati nella struttura saranno trasferiti in altri canili gestiti dalla stessa società multiservizi, la SIAC, che però è sotto processo per il reato di maltrattamento animale.

Associazioni e volontari sono perciò molto preoccupati per il futuro dei cani di Tufillo e hanno lanciato un appello disperato affinché vengano adottati prima della chiusura e dell'inevitabile trasferimento. «I cani finiranno anche fuori regione o in canili già sovraffollati e perderemo completamente le loro tracce», spiega Diana Baragiola dell'associazione Amici per un pelo, una delle tante realtà che si stanno attivando per evitare il trasferimento dei cani.

È una situazione molto complessa quella di Tufillo, la struttura è costretta a chiudere in seguito alla scadenza del contratto di locazione del fabbricato e gli animali dovranno necessariamente essere spostati in altre strutture gestite dalla SIAC. «Nonostante le criticità, al rifugio di Tufillo non si sono mai riscontrati troppi problemi. Dove vogliono portarli, tra cui il canile Roccasicura (piccolo comune in provincia di Isernia, in Molise ndr), le informazioni che arrivano dai volontari non sono certo positive e tutti sono concordi che bisogna evitare di far entrare cani in quella struttura, dove appunto già ci sono state denunce di maltrattamento», prosegue Baragiola.

Le apprensioni riguardo il futuro dei cani sono infatti alimentate soprattutto dalla denuncia per maltrattamento animale che pesa sulla stessa società che gestisce sia il canile di Tufillo che quello di Roccasicura, in Molise. Qui, nel 2020, in seguito a dei controlli da parte delle guardie zoofile coadiuvate da Stop Animal Crimes Italia furono riscontrate condizioni igienico sanitarie pessime, animali morti conservati nei congelatori, farmaci scaduti e altre criticità che portarono all'inevitabile denuncia per il proprietario della società, che sta ora affrontando il processo per reato di maltrattamento animale presso la Procura di Isernia.

In risposta a questa situazione di emergenza il Comune di Tufillo, contattato da Kodami, ribadisce che quello presente sul suo territorio è un canile privato, non pubblico. Emanuele Berardi, vicesindaco, sottolinea inoltre che: «Al fine di salvaguardare il benessere animale, abbiamo da diversi anni deliberato un sostegno economico volto a incentivare l'adozione dei cani accalappiati sul territorio comunale per non farli vivere in canile e assieme alla cittadinanza attiva e sensibile abbiamo sempre cercato soluzioni alternative all’accalappiamento, riuscendo a far adottare negli anni diversi randagi evitando che finissero in canile e abbiamo trovato una famiglia anche a diversi nostri cani ospitati nella struttura».

canile cane

Il canile di Tufillo, infatti, copre anche molti altri comuni, tra cui alcuni fuori regione o provincia, come Pratola Peligna, Lettomanoppello, Isernia. «Sappiamo che molti dei cani ora a Tufillo arrivano dal comune di Pratola Peligna – sottolinea Diana Baragiola – e molti di questi erano nati liberi e avevano la possibilità di muoversi in un ampio territorio senza mai entrare in contatto con l'uomo, che anzi evitavano per loro innata avversione. Far adottare questi cani sarà quindi difficilissimo». Nel frattempo la scadenza si avvicina e le associazioni, oltre a chiedere lo stop al trasferimento, si stanno organizzando per trovare una sistemazione quanto prima per il maggior numero di cani.

«Un comitato nascente di associazioni abruzzesi si sta muovendo e abbiamo scritto sia ai Comuni che ad altre istituzioni – conclude Diana Baragiola – Ma noi vogliamo provare a cambiare il loro destino, ma solo se riusciremo a farli adottare, se troveremo uno stallo in attesa di una casa e se ci aiutate a condividere il più possibile, riusciremo a farlo».

Kodami ha provato a contattare SIAC per un avere confronto ma, al momento, non abbiamo ricevuto risposta.

Chiunque volesse chiedere informazioni o adottare uno dei cani può contattare l'associazione Qua la zampa (+39 329 204 6332 – qualazampavolontari@gmail.com) o l'Associazione Amici per 1 pelo +39 339 102 8604 amiciper1pelo@gmail.com)

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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