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29 Aprile 2023
8:39

Chicchi di grandine grandi come palle da baseball colpiscono una mucca in Texas

Il meteo del Texas mostra un nuovo volto del cambiamento climatico: un video riprende chicchi di grandine grandi come palle da baseball piovere dal cielo mercoledì scorso nella città di Dublin, colpendo una mucca che cercava riparo.

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Il cambiamento climatico mostra il suo volto in diversi modi e una furiosa grandinata con chicchi di quasi 8 centimetri di diametro è uno di quelli. A pagare le spese della furia degli elementi non è solo l'essere umano, che vede i propri beni danneggiati a colpi di sfere ghiacciate che piovono dal cielo, ma anche gli animali e un video girato in Texas recentemente ne è la prova: nelle immagini circolate molto sui social si vede una mucca cercare riparo dopo che è scoppiata improvvisamente una violenta grandinata.

A registrare l'insolito avvenimento è Gary Clayton, allevatore di Dublin, in Texas, che mercoledì scorso stava filmando il tremendo temporale con il proprio cellulare. Nel video è evidente come i grossi chicchi di grandine piovono pesantemente a terra, impattando sul cemento del bordo piscina e in acqua. Improvvisamente, oltre una recinzione metallica, appare una mucca che trotta velocemente e in pochi secondi scompare dall'inquadratura.

Impossibile dire con certezza se la mucca stesse cercando riparo, ma è sicuro che l'animale non fosse a proprio agio con un contesto atmosferico del genere. Secondo gli esperti, infatti, i frammenti di ghiaccio grandi quanto una palla da baseball stavano piovendo a una velocità di circa 100 chilometri all'ora, praticamente grossi proiettili scagliati dall'alto che avrebbero potuto causare importanti ferite a qualsiasi essere umano si fosse trovato ad affrontarla impreparato.

Il clima a quelle latitudini è subtropicale umido, caratterizzato da inverni secchi e umidi, con temperature medie intorno ai 19°, che presentano raramente temperature fredde o che scendono sotto lo zero e le estati sono invece calde con temperature tra i 24° e i 30°. Con queste caratteristiche climatiche un temporale improvviso con una grandine così pericolosa non è certo la norma, ma le alterazioni dovute al cambiamento climatico stanno stravolgendo il clima in diverse parti del mondo in modi talvolta imprevedibili.

A fare le spese di eventi atmosferici così catastrofici, purtroppo, sono spesso gli animali. Abbiamo diversi esempi di come grandinate così violente hanno ferito animali e persone. Solo lo scorso mese, un colombo è stato colpito da una forte grandinata in Puglia ed è rimasto stordito a terra. I volontari intervenuti sul posto lo hanno salvato con l’aiuto dei Vigili del Fuoco e ora si è ripreso completamente, ma casi del genere sono solo "la punta dell'iceberg" degli effetti catastrofici del cambiamento climatico sugli animali.

Altri effetti del cambiamento climatico sugli animali sono già stati trattati ampiamente fra le pagine del nostro magazine. I risultati del cambiamento climatico, infatti, non sono quantificabili semplicemente mettendo la testa fuori la finestra e constatando se è arrivato il momento di indossare una giacca più pesante, c'è bisogno di analizzare a fondo come gli ambienti e gli animali stiano affrontando le nuove condizioni.

Fra i più importanti studi a riguardo, ad esempio, c'è una grande review pubblicata nel 2022 sulla rivista Ecography dai ricercatori dell'Università del Colorado che ha analizzato circa 70 studi su come gli animali ibernanti abbiano modificato le proprie abitudini invernali. Nell'articolo gli studiosi evidenziano come il clima negli ultimi decenni si stia spostando verso condizioni più calde e secche, sopratutto ad altitudini e latitudini più elevate, causando l'alterazione di diversi comportamenti di animali ibernanti.

Un altro esempio concreto lo offre anche uno studio di alcuni scienziati inglesi della School of Ocean Sciences che nel 2020 ha esaminato la sopravvivenza stagionale delle marmotte dal ventre giallo (Marmota flaviventer) delle Montagne Rocciose del Colorado, negli Stati Uniti. Analizzando il numero di piccoli nati in estate e gli individui sopravvissuti ai rigidi inverni, i ricercatori hanno scoperto un andamento allarmante: i piccoli mammiferi tendevano a figliare di più durante la stagione estiva rispetto agli anni precedenti, ma la poca disponibilità di cibo non permetteva la sopravvivenza di tutti i nuovi nati, motivo per cui in inverno si registrava un crollo demografico importante, soprattutto fra i più piccoli.

Dunque, non sottovalutiamo uno dei più importanti drammi ambientali moderni: il cambiamento climatico è reale e ogni attimo di immobilismo politico nei confronti del tema aggrava sempre di più le ripercussioni che il nostro disinteresse ha sul futuro benessere degli animali e dell'essere umano stesso.

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