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20 Dicembre 2022
18:55

Cane ucciso a fucilate a Mascalucia. Il Sindaco a Kodami: «Condanniamo l’orribile gesto»

Un cane è stato ucciso a colpi di fucile a Mascalucia, in Sicilia. Nonostante i soccorsi immediati, per l'animale purtroppo non c'è stato nulla da fare. Ora il Sindaco e l'Oipa attendono gli sviluppi giudiziari della vicenda che vede indagato un 53enne del posto.

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cane

Un cane libero è stato ucciso a colpi di fucile da un uomo di 53 anni residente a Mascalucia, nel Catanese: purtroppo nonostante il trasferimento d’urgenza presso la clinica veterinaria più vicina, per l’animale non c’è stato niente da fare.

Il sindaco di Mascalucia Vincenzo Antonio Magra a Kodami spiega che: «L’amministrazione e tutta la comunità condannano aspramente quest’orribile e folle gesto. I criminali sono stati denunciati e confidiamo nella giustizia per l’esecuzione della pena prevista per questo tipo di reato. Gli animali sono esseri viventi e senzienti da amare e rispettare e chi arriva a fare loro del male deve essere consegnato alla giustizia».

Immediato l’intervento dei Carabinieri di Mascalucia che, dopo la segnalazione di un cittadino che aveva udito degli spari sospetti, hanno trovato il cane riverso in una pozza di sangue accanto all’abitazione di due coniugi di 53 e 34 anni. In poco tempo, il marito 53enne ha ammesso di aver sparato ripetutamente contro l'animale perché «aveva sparso a terra i rifiuti che erano in un cassonetto e aveva aggredito i propri cani».

L'uomo inizialmente aveva dichiarato ai Carabinieri di aver sparato con un fucile ad aria, tuttavia l'autopsia ha confermato la presenza di proiettili nel corpo senza vita del cane, dal quale sono state estratte munizioni compatibili con quelle nella disponibilità dell'uomo. L’arma utilizzata è infatti un fucile a pallini a doppia canna calibro 16 detenuto legalmente, assieme a un altro ad aria compressa, dalla moglie del reo, denunciata per “omessa custodia di armi”.

Le armi nell’abitazione dei coniugi sono state sequestrate in via cautelare e l’uomo è stato denunciato per i reati di maltrattamento animale e spari in luogo pubblico.

A denunciare in prima battuta l'atroce fatto di sangue avvenuto a Mascalucia è stata l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) che ha annunciato che procederà con una denuncia per uccisione di animali, e che si costituirà parte civile al Processo appena si aprirà. L'associazione ha chiesto inoltre al Primo cittadino di emanare un’ordinanza per vietare al 53enne di detenere animali.

«Le associazioni, come la nostra, lottano per la difesa degli animali in perfetta solitudine, a colpi di denunce e mettendo in campo volontari e guardie zoofile. E ora siamo persino costretti a vedere peggiorare il quadro – ha commentato il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto, ricordando che il maltrattamento degli animali è anche indice di pericolosità sociale e che le attuali pene previste dal Codice penale sono tanto deboli da non costituire neppure un deterrente.

Anche il sindaco Magra a Kodami ha espresso la necessità di un intervento da parte del legislatore nazionale per reprimere simili reati: «Nel ringraziare il prezioso operato delle nostre Forze dell’ordine, attendiamo adesso l’evoluzione giudiziaria di questo orribile fatto che ha sconvolto l’intera comunità. Ci troviamo a commentare fatti del genere ad un passo dal nuovo anno, che è il 2023. Tutto ciò è assurdo. Sicuramente servono pene più severe per chiunque causa sofferenze e morti agli animali».

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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