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28 Giugno 2022
18:44

Cane abbandonato a Napoli. L’uomo che lo ha ritrovato: «La Polizia ha rifiutato la mia denuncia»

Secondo la versione fornita dal giovane Renato Biancardi, i poliziotti hanno rifiutato la denuncia dell'abbandono del Pitbull lasciato nel quartiere Chiaia a Napoli da due giovani ripresi dalle telecamere di videosorveglianza.

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cane abbandonato chiaia
Il cane salvato a Napoli nel quartiere Chiaia

«La Polizia ha respinto la mia denuncia, dicendo che non è di loro competenza». Così Renato Biancardi racconta a Kodami la surreale mattina trascorsa al Commissariato di Polizia di San Ferdinando, nel quartiere Chiaia di Napoli.

Tutto è iniziato domenica 26 giugno 2022, quando Renato è sceso per fare una passeggiata con il suo Bull Terrier Totò. È stato proprio il cane a condurlo da un giovane Pitbull legato a un cancello, abbandonato quasi due ore prima da due giovani che sono stati però ripresi da alcune telecamere di videosorveglianza.

Il cane era stato lasciato tra i vicoli deserti del quartiere e quando Renato lo ha trovato era già in pieno choc a causa del caldo: ansimava pesantemente e rifiutava di bere e mangiare.

Solo dopo l'intervento dell'Oipa napoletana e dell'Asl Napoli 1 Centro, allertata attraverso il numero verde di pronto soccorso per animali liberi, il cane è stato giudicato fuori pericolo e portato in un luogo sicuro.

Il giovane aveva raccontato a Kodami la vicenda del Pitbull legato a un cancello e abbandonato promettendo di denunciare i responsabili, i cui volti sono ben visibili nel video. Quando però Renato stamattina si è presentato agli agenti del Commissariato di San Ferdinando le cose hanno preso una piega inaspettata. I poliziotti si sono rifiutati di accogliere la denuncia nonostante il giovane avesse con sé il video dell'abbandono, postato anche sui social dove ha avuto ampia diffusione.

«Sono amareggiato per il modo in cui sono stato trattato e per come questo reato è stato preso sotto gamba», è lo sfogo di Renato.

I poliziotti, secondo la versione fornita dal giovane, hanno motivato la mancata ricezione della denuncia con uno scarico di responsabilità sugli operatori dell'Asl che hanno preso il cane dopo la segnalazione.

Renato è riuscito a fare la denuncia solo dopo, quando si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di Napoli Chiaia: «Sono stati gentilissimi e subito disponibili – commenta – Inoltre mi hanno detto di aver già ricevuto diverse segnalazioni di persone che avevano visto il video in Rete e autonomamente avevano deciso di denunciare».

La redazione di Kodami si è premurata di contattare il Commissariato di San Ferdinando che attraverso la portavoce Eugenia Sepe sceglie di non commentare: «Non possiamo rilasciare dichiarazioni in merito all'episodio descritto dal giovane. Abbiamo bisogno di accertare quello che è accaduto con gli agenti presenti».

Denunciare l'abbandono di un animale: ecco cosa fare

«I poliziotti non possono rifiutarsi di prendere una segnalazione, in ogni caso devono mettere i fatti a verbale e fare le relative indagini – spiega a Kodami l'avvocato Salvatore Cappai – Si tratta di fatti penalmente rilevanti che devono essere sempre verificati dalle Forze dell'ordine».

Anche rispetto alla responsabilità degli operatori dell'Asl nel fare partire la segnalazione alle Forze dell'ordine, l'avvocato sottolinea: «Spetta ai poliziotti perseguire i reati, in questo caso il reato è l'abbandono che precede l'intervento della Asl. Se poi ci sono state delle mancanze da parte dell'azienda sanitaria devono essere proprio i poliziotti a verificarlo».

Quando le Forze dell'ordine rifiutano di prendere la denuncia, Cappai suggerisce di «fare mettere a verbale il rifiuto, oppure scrivere su un foglio quanto avvenuto per poi farlo timbrare e mettere a deposito, facendosi ridare copia del timbro. In questo modo si può dimostrare di aver fatto la segnalazione».

In una stagione come quella estiva, in cui gli abbandoni sono più frequenti, la denuncia è un atto civico fondamentale. Questo perché l'abbandono di animali è un reato e come tale deve essere perseguito dall'autorità giudiziaria. E' molto importante, dunque, che si proceda in questo senso e che tutti si ricordino che è un dovere delle Forze dell'ordine raccogliere le segnalazioni dei cittadini per fermare davvero persone come quelle che hanno compiuto questo gesto atroce.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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