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15 Gennaio 2022
9:00

Bolzano: obbligo del test Dna sui cani, petizione online per fermare la decisione della Provincia autonoma

A diversi animalisti non piace l’idea che i cani “di casa” debbano avere tutti l’analisi del Dna. La norma entrata in vigore quest’anno nella Provincia autonoma di Bolzano nasce principalmente per cercare di reprimere chi non pulisce le deiezioni degli animali e che vengono lasciate in strada. Ma «colpire tutti per una piccola parte di persone che non le raccolgono è un atto ingiusto», spiegano Lav Bolzano e l'associazione Ugda. Così su Change.org hanno lanciato una petizione per cercare di fare in modo che la giunta possa ritornare sui suoi passi.

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A diversi animalisti non piace l’idea che i cani “di casa” debbano avere tutti l’analisi del Dna. La norma entrata in vigore quest’anno nella Provincia autonoma di Bolzano nasce per cercare di reprimere chi non pulisce le deiezioni degli animali e che vengono lasciate in strada. Ma «colpire tutti per una piccola parte di persone che non le raccolgono è un atto ingiusto», spiegano Lav Bolzano e l'associazione Ugda. Così su Change.org hanno lanciato una petizione per cercare di fare in modo che la giunta possa ritornare sui suoi passi.

«La crisi economica generata dalla pandemia sta rendendo sempre più difficile, soprattutto per le persone economicamente fragili accudire gli animali con i quali convivono – scrivono le due associazioni – Il prezzo per il servizio è stato fissato, infatti, a 65 euro e i relativi costi saranno a carico» del compagno umano. «Ciò – aggiungono – può sfavorire l’iscrizione in anagrafe dei cani che non sono ancora stati identificati con il microchip perché al costo dell’identificazione si aggiunge anche quello della profilazione genetica, con conseguenze negative sulla prevenzione dell’abbandono».

Per gli animalisti, «l’obbligo del Dna per i cani potrebbe risultare non solo controproducente per la prevenzione dell’abbandono, ma particolarmente svantaggioso, soprattutto nei confronti di coloro che hanno adottato un cane da un rifugio, in quanto tali persone hanno dato un importante contributo per restituire una famiglia a un animale abbandonato facendo risparmiare ai Comuni circa 1.300 euro all’anno a cane, e adesso dovranno pagare anche il costo del test».

Ma quale soluzione si può trovare? Lav e Ugda nella petizione chiedono di revocare l’obbligo e di affrontare il problema della mancata raccolta delle deiezioni con una serie di campagne di sensibilizzazione, maggiori controlli e aumento delle sanzioni per i trasgressori.

In cinque anni nella Provincia di Bolzano c’è stato un vero e proprio boom di iscrizioni all’anagrafe canina: nel 2016 si contavano 38.114 esemplari e al 31 marzo 2021 si è arrivati a 42.821. Numeri che testimoniano come sia cresciuta la sensibilità attorno al mondo pet.

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