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3 Gennaio 2024
12:47

Big Bambi, il cervo affidato alla fattoria “The dream ranch” sta bene e cresce libero

La fattoria The Dream Ranch ha preso in affido il cervo Big Bambi lo scorso marzo. Il cervo è cresciuto per sette anni in spazi angusti. A distanza di meno di un anno il cerco è cresciuto ed ha assaporato la libertà, circondato dall'amore dei tanti ospiti della fattoria oltre che degli operatori.

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Big Bambi a distanza di un anno nella sua nuova casa sta bene ed è cresciuto. Il cervo ha vissuto per sette anni in un box all'interno di una serra, costretto a piccoli spazi con difficoltà a muoversi liberamente. Un anno fa ha avuto la grande occasione di poter vivere all'aperto e correre libero in uno spazio a lui più consono alla fattoria didattica  "The Dream Ranch" a Camporosso, vicino Ventimiglia.

La nuova avventura di Big Bambi è iniziata poco meno di un anno fa, quando il 30 marzo è stato accolto alla fattoria didattica, affidato dai Carabinieri forestali di Rocchetta Nervina e dalla Regione Liguria. Elisa Orengo, responsabile della struttura e istruttrice di equitazione spiega a Kodami: «Quando abbiamo accolto il nostro Bambi gli abbiamo dato fin da subito tutte le cure necessarie per poterlo far crescere e soprattutto renderlo più forte. Prima di arrivare da noi era rinchiuso in un maneggio della zona, in un'area angusta e con spazi che inevitabilmente non gli consentivano di muoversi. Mi rende orgogliosa oggi poter dire che Bambi sta bene e che più che cresciuto è "ingrassato" – conclude ridendo Elisa – mangia tanto, gioca e si diverte con gli altri esemplari di animali che abbiamo nel nostro ranch».

Molto spesso, ancora, le persone ritengono che gli animali selvatici vadano "salvati" ma le cose non stanno così. «Noi esseri umani, o almeno chi ha a cuore la loro salute, quando li vediamo in quella che per noi sembra essere una difficoltà abbiamo la naturale inclinazione a fare di tutto per preservali, in realtà non sempre è una buona idea. Quando si trova un cucciolo non bisogna mai toccarlo, poiché molto spesso la madre lo lascia solo e va alla ricerca di cibo. Accudire un animale potrebbe essere in realtà controproducente perché si abituerebbe ad un ambiente non suo e non avrebbe modo di poter crescere con i suoi simili. Inoltre, come spesso accade, una volta cresciuto c'è chi poi lo abbandona in natura ma non avendo acquisito delle competenze non può essere in grado di sopravvivere da solo. È bene che la natura faccia il suo corso, senza intralciarla in alcun modo».

Il ranch gestito da Elisa nasce come maneggio e fattoria didattica e sono presenti cavalli, galline, tacchini, maialini e capretti. «La nostra attività principale è insegnare ai ragazzi ad andare a cavallo, ma sopratutto a prendersi cura degli animali. La nostra fattoria ospita in parte anche degli animali che sono stati maltrattati e qui hanno letteralmente una nuova vita. È bello vedere come interagiscono con i bambini: si crea un rapporto simbiotico in cui si dà e si riceve tanto: gli animali ricevono l'affetto che prima non ricevevano ed i bambini acquisiscono più consapevolezza e rispetto dell'altro», conclude Elisa.

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