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7 Ottobre 2022
10:40

Benessere animale, La Commissione Ue: «Normativa migliorata, ma non ancora sufficiente»

È questo il giudizio della Commissione Europea sull'attuale legislazione sul benessere animale. Valutazione inserita nella relazione che farà da input per la revisione globale della normativa, che dovrebbe essere presentata nella seconda metà del 2023.

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Migliorata, ma non ancora sufficiente. È questo il giudizio della Commissione Europea sull'attuale legislazione sul benessere animale.

La valutazione è stata inserita nella relazione "Controllo di idoneità della legislazione dell'Ue sul benessere degli animali" pubblicata oggi, e farà da input per la revisione globale della normativa, che dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2023.

In vista del riesame, intanto, la Commissione ha analizzato e puntualizzato gli aspetti positivi e i punti deboli della legislazione sul benessere animale.

L'analisi approfondita ha riguardato nello specifico sette atti legislativi, valutati anche alla luce della strategia Farm to Fork, il piano decennale europeo sviluppato per traghettare gli stati membro verso un sistema alimentare equo e sostenibile.

La Commissione è arrivata alla conclusione che la direttiva, nonostante abbia contribuito a migliorare il benessere di molti animali europei, presenta comunque diverse lacune. Infatti, secondo la Commissione, l’applicazione delle norme vigenti resta insufficiente in alcuni ambiti e, inoltre, la legislazione dovrebbe essere aggiornata per tenere conto delle nuove conoscenze e delle aspettative dei cittadini relativamente a questo settore. 

Per quanto riguarda i punti di forza, dice la Commissione, le norme europee hanno portato dei cambiamenti in positivo. Ma lo hanno fatto solo per alcune specie come le galline ovaiole, le scrofe e i vitelli per le quali, per esempio, è vero che sono state migliorate le condizioni del trasporto e anche del momento della macellazione.

Inoltre, l’analisi ha mostrato anche diversi benefici portati alla collettività dal miglioramento qualitativo delle carni dovuto a un minore utilizzo di antibiotici. Tuttavia, il benessere animale è ancora a un livello non ottimale, come ha dimostrato un’inchiesta del Parlamento Europeo sul trasporto degli animali. In particolare, nel caso degli animali per i quali al momento manca una normativa mirata, come le vacche da latte e i pesci d’allevamento.

Inoltre, l'applicazione delle norme vigenti resta insufficiente anche per la vaghezza di alcuni provvedimenti adottati, alcuni dei quali risalgono a più di vent'anni fa. Motivo per cui è sempre più necessario aggiornarli.

La Commissione, insomma, ritiene sì che l’attuale legislazione dell’UE continui a essere una risposta adeguata alle esigenze e alle sfide in materia di benessere degli animali presenti al momento della sua adozione, sulla base delle conoscenze allora disponibili.

Che, nonostante i progressi compiuti, la maggior parte dei problemi, delle preoccupazioni e dei fattori che affronta rimangono attuali anche oggi.

Ma ritiene anche che, le crescenti aspettative della società, le preoccupazioni etiche, gli sviluppi scientifici e tecnologici e le future sfide per la sostenibilità, non trovino però pieno riscontro nelle norme attuali.

Pertanto, la valutazione finale è che l’attuale legislazione dell’UE sul benessere degli animali non sia del tutto idonea a soddisfare le esigenze di oggi e future.

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Simona Sirianni
Giornalista
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