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23 Ottobre 2022
8:51

Bambina di 3 anni morsa da un orso allo zoo: si riaccende il dibattito su sicurezza e benessere animale

L'incidente in uno zoo della città di Sulaymaniyah, nella regione del Kurdistan, una struttura già ampiamente criticata per il modo in cui gli animali vengono tenuti in cattività.

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Un incidente accaduto a una bambina di tre anni in uno zoo dell’Iraq torna ad accendere il dibattito sulla sicurezza in strutture che tengono in cattività animali selvatici, spesso in condizioni che tralasciano completamente il loro benessere, per mostrarli al pubblico come fenomeni da baraccone.

Stando a quanto riportato da diversi media locali, la bambina è stata morsa al braccio da un orso durante una visita allo zoo di Sulaymaniyah, nella regione del Kurdistan, una struttura già aspramente criticata per il modo in cui detiene e gestisce gli animali, tenuti in recinti che affacciano direttamente sui vialetti. A quanto pare la piccola sarebbe riuscita a infilare il braccio all’interno del recinto in cui vengono tenuti gli orsi, e uno degli esemplari l’ha morsa in modo gravissimo.

La bambina è stata trasferita con urgenza in ospedale, dove i medici l’hanno immediatamente sottoposta a un intervento per tentare di salvarle il braccio. La vicenda, nel frattempo, ha sollevato un’ondata di polemiche e la richiesta di chiudere lo zoo, che sorge all’interno di un parco giochi, con gli animali costantemente bombardati di stimoli esterni umani e artificiali. Resta inoltre ancora da capire se il recinto fosse o meno in sicurezza – dalle foto condivise sui social sembra effettivamente possibile avvicinarsi al punto tale da infilare una mano all’interno – e se la piccola sia sfuggita al controllo dei genitori, o gli stessi genitori le abbiano consentito di avvicinarsi così tanto al recinto.

Non è la prima volta che si verificano tragedie di questo genere negli zoo, ambienti in cui gli animali vengono tenuti in condizioni di estremo stress – in alcuni casi anche drogati per tenerli più tranquilli, soprattutto i predatori – e costretti a vivere davanti agli sguardi costanti di persone che spesso si avvicinano per provocare in loro una reazione e senza alcun rispetto. In molti casi gli incidenti, alcuni mortali, si sono verificati in strutture carenti non soltanto dal punto di vista del benessere animale ma anche della sicurezza. L’obiettivo, in molti casi, è un'esposizione ultra-spettacolarizzata di ottocentesca memoria degli animali, che ha davvero poco a che fare con la conservazione, la ricerca e l'educazione al rispetto di tutte le specie.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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