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29 Novembre 2023
10:30

Auto danneggiate per mesi: il responsabile è il cane Billy

Numerosi residenti di un piccolo paesino del Molise hanno trovato per mesi le loro auto danneggiate, con i pneumatici forati. Le indagini dei Carabinieri non hanno portato alla risoluzione del caso, fino a quando non sono state installate delle telecamere che hanno colto sul fatto il responsabile: un cane di nome Billy.

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Nei giorni scorsi ha fatto il giro del web una curiosa notizia proveniente dal Molise ed in particolare dal Comune di Vastogirardi (in Provincia di Isernia). Per mesi in questo piccolo centro abitato numerosi residenti, al risveglio, hanno trovato le proprie auto danneggiate, con i pneumatici forati. Se inizialmente si era pensato ad una stupida bravata, il ripetersi degli aventi ha fatto preoccupare la comunità, tanto da far credere che si trattasse di serie intimidazioni o ritorsioni.

Le indagini sui luoghi e mezzi danneggiati non hanno inizialmente condotto all'individuazione di nessun responsabile. Vani sono stati anche i ripetuti servizi di appostamento di Carabinieri in borghese. L'aggravarsi dei fatti ha però spinto il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Isernia, in supporto a quelli di Agnone, ad installare delle microtelecamere in modo che queste inquadrassero la piazza teatro dei tanti danneggiamenti. Dopo qualche giorno l'inattesa e particolare scoperta: il responsabile dei fatti descritti, alla fine, era il cane di grossa taglia di nome Billy.

Chi è responsabile dei danni causati dal cane Billy?

Una volta informata dalle forze dell'ordine dei danni causati da Billy, la sua umana di riferimento si è giustificata dichiarando di non essere a conoscenza del fatto che la notte lo stesso girasse per le strade del paesino. Inoltre, per spiegare il comportamento del cane, ha raccontato come negli ultimi mesi questo soffrisse di una fastidiosa gengivite che lo spingeva a mordere gli oggetti. Purtroppo per la donna, però, queste giustificazioni non saranno sufficienti ad evitare una responsabilità per i danni causati da Billy e sarà chiamata a risarcirli (come già riportato dalla stampa). La normativa italiana, infatti, pone in capo ai proprietari degli animali l'obbligo di ristorare tutti i pregiudizi da questi causati.

La norma di riferimento è l'articolo 2052 del Codice civile ("Danni cagionati dagli animali") che così recita: "il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito".

Come si può notare, neppure il fatto che un cane scappi o venga smarrito è una giustificazione sufficiente ad escludere la responsabilità del proprietario/detentore di un animale. L'unica ipotesi in cui questa responsabilità può venir meno è, invero, quella in cui l'evento dannoso sia provocato da un evento esterno imprevedibile ed inevitabile (caso fortuito).

C'è di più: anche l'omessa o inadeguata custodia è punita con una sanzione amministrativa (in passato questa fattispecie integrava persino un reato). La normativa vigente prevede in proposito che "chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da euro 25 a euro 258".

* Per questo articolo, trattandosi di aspetti tecnici inerenti la proprietà, si è dovuto derogare alla scelta – in cui Kodami crede fortemente – di non fare mai utilizzo dei termini “proprietario” di animali, o peggio ancora “padrone”, i quali possono essere sostituiti, ad esempio, da un maggiormente etico “pet mate”.

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Salvatore Cappai
Avvocato
Avvocato con la passione per la divulgazione. Mi occupo di diritto civile, con particolare riguardo ai campi della responsabilità civile, dell’assistenza alle imprese e del “diritto degli animali”. Mi sono avvicinato a quest’ultima materia circa dieci anni fa, quando ho incontrato Gaia, la mia cagnolina, che ha stravolto la mia visione sul mondo degli animali e sulla vita assieme a loro. La mia community social, nella quale da anni informo con semplicità su tematiche giuridiche, conta oltre 350.000 iscritti.
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