9 Giugno 2022
18:29

Animalisti Italiani contro il Palio di Siena: il presidente Caporale va a processo

Il presidente dell'associazione Animalisti italiani è stato rinviato a giudizio per le accuse rivolte ai "contradaioli" del Palio di Siena. Il processo si aprirà il 17 giugno.

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palio di siena

Il leader dell'associazione Animalisti italiani, Walter Caporale, è stato rinviato a giudizio per gli attacchi rivolti ai contradaioli, i partecipanti al Palio di Siena, la tradizionale giostra equestre che vede contrapposte le Contrade della città.

Caporale, nel corso di un intervento alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" del luglio 2020, aveva definito «assassini» i partecipanti al Palio, rivolgendo parole molto dure anche al sindaco di Siena Luigi Mossi.

Le invettive sono valse a Caporale una querela da parte del Comune e del Consorzio che organizza il Palio. Oggi, dopo due anni di indagine da parte della pm titolare del fascicolo, Serena Menicucci, è stato ufficializzato il rinvio a giudizio. Il processo a Caporale si aprirà venerdì 17 giugno 2022 a Siena.

Nonostante l'imminente processo, Caporale recentemente è tornato ai microfoni della trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo confermando le sue parole: «Nel Palio muore un cavallo ogni anno, il sindaco di Siena mi ha querelato e sono stato rinviato a giudizio. Il Palio è una crudeltà perché i cavalli non possono correre in quel tratto di piazza. Ci vediamo in tribunale, sono contento. Ogni anno muore un cavallo quindi è un bastardo e un assassino».

Alla richiesta di scuse nei confronti del sindaco De Mossi, il presidente di Animalisti italiani ha risposto: «Chiedo scusa a chi? Agli assassini?».

Anche il Primo cittadino però è intervenuto pubblicamente sulla questione: «A commento delle parole di Walter Caporale, che mi ha definito assassino, posso solo dire che la storia, la cultura e la civiltà di Siena non saranno scalfite dall’ennesimo e becero attacco che arriva da persone che non conoscono niente di questa città e del Palio.Ci apprestiamo a tornare alla nostra festa di popolo e questa è la risposta più importante, perché sarà la sublimazione della nostra civiltà».

La spettacolarizzazione degli animali è sempre lesiva per il loro benessere, ancora di più quando l'esibizione può avere risvolti molto pericolosi come avviene durante i palii. Durante queste manifestazioni, infatti, i cavalli sono lanciati a tutta velocità in piste molto strette, e spesso vengono incitati alla corsa tramite l'utilizzo di frustini.

Una crudeltà più volte stigmatizzata dalle realtà animaliste: «Palii e Giostre sono manifestazioni pericolose, che mettono a repentaglio la vita dei cavalli. Ricordiamo da ultimo Raol, il cavallo abbattuto nel 2018 dopo essersi rotto una zampa durante il Palio di Siena – ha dichiarato il presidente dell’OipaMassimo Comparotto – Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l’abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere vivente».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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