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5 Settembre 2022
13:27

Aggrediscono un gatto e pubblicano il video sui social: denunciati tre giovanissimi a Polistena

Mimano un rapporto sessuale con un gatto e poi lo lanciano in aria riprendendo tutto con lo smartphone. Protagonisti di questa vicenda di violenza e crudeltà sono tre giovanissimi di Polistena, provincia di Reggio Calabria, ora tutti denunciati dai Carabinieri.

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Mimano un rapporto sessuale con un gatto e poi lo lanciano in aria. Protagonisti di questa vicenda di violenza sono tre giovani di Polistena, provincia di Reggio Calabria.

I ragazzi, due minorenni e un maggiorenne, si sono filmati mentre mimavano atti sessuali con un gatto bianco, per poi lanciarlo via con forza. Immagini crudeltà e violenza inaudite che Kodami ha scelto di non mostrare perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e per non mostrare atti di violenza e sopruso nei confronti di qualsiasi essere vivente.

All'inizio il gattino bianco viene preso da un ragazzo che inizia a simulare un atto sessuale, poi lo appoggia sul cofano di una macchina e imperterrito continua nella simulazione, il gattino riesce però ad allontanarsi. A quel punto, un altro ragazzo, sempre minorenne, afferra l’animale e lo lancia con forza lontano. Non contenti hanno poi postato tutto sui social, dove è arrivato all'attenzione dei Carabinieri che hanno denunciato gli autori dell'aggressione.

Il video è stato visto da volontari e associazioni di protezione animale, compresa l'Enpa. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha fatto sapere di aver già presentato denuncia: «Uno schifo! Immagini degradanti che danno il voltastomaco – ha affermato Carla Rocchi, presidente Enpa – Pensare che dei ragazzi, minorenni, si divertano ad abusare di un piccolo essere indifeso e che non solo non se ne vergognino ma, anzi, evidentemente se hanno postato il video sui social ne sono anche fieri e dà i brividi. L’Enpa non resterà di certo a guardare. Abbiamo già denunciato, e siamo pronti anche ad agire civilmente nei confronti dei genitori. Purtroppo non sono casi isolati e questa è la cosa che preoccupa di più! I casi raccapriccianti che coinvolgono minori sono sempre più numerosi ed è necessario punire severamente questi reati. Da tanti anni ormai Enpa insieme a Link Italia, sottolinea l’importanza di interpretare la crudeltà sugli animali come indicatore di pericolosità sociale. Si potrebbero salvare tante vite punendo con severità chi maltratta o uccide gli animali».

La correlazione tra maltrattamento animale e pericolosità sociale è ormai considerata una realtà alla luce dei numerosi studi scientifici e statistici condotti negli ultimi anni, ma empiricamente era già stata rilevata anche da San Tommaso d'Aquino, secondo il quale «essendo crudeli verso gli animali, si finisce diventando crudeli verso gli esseri umani». E poi dal filosofo seicentesco John Locke che ha scritto: «L’abituarsi a tormentare e uccidere gli animali, indurirà gradualmente le menti verso gli stessi esseri umani; e coloro che provano soddisfazione nella sofferenza di altre creature non saranno capaci di essere compassionevoli e benevoli verso altri della propria specie».

Il gatto adesso sta bene, è stato portato dal veterinario dopo l'aggressione e presto tornerà dalla sua famiglia. Nel frattempo sono stati aperti i fascicoli d'indagine presso la Procura di Palmi e la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria.

«Negli ultimi anni – ha ricordato Claudia Ricci, avvocato Enpa – abbiamo registrato un pericoloso aumento di reati a danno di animali commessi da minori. Il più delle volte agiscono in gruppo e filmano le violenze per poi condividerle e metterle in rete. L’ultimo caso è quello a Crema di un cane che dei minori stavano provando ad impiccare. Ci sono poi i ragazzini che in provincia di Torino hanno ucciso un riccio prendendolo a calci, quelli che in provincia di Gela hanno impiccato un cucciolo di cane. Noi come ufficio legale denunciamo sempre alla procura per i minorenni e parallelamente instauriamo dei giudizi civili per chiedere un risarcimento ai genitori».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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