Adotta nonno Amos: 11 anni di esperienza per andare in giro a vedere insieme i cantieri…

Stai pensando di adottare un cane? Ecco gli appelli scritti da Valerio Gaveglia, educatore cinofilo che collabora con il canile della Muratella e altre associazioni nel Lazio. Valerio racconta i cani in un modo molto particolare: usando il romanesco, scherza e ironizza ma riesce a dare in realtà indicazioni molto precise sulla personalità di ognuno di loro, elemento fondamentale per un’adozione consapevole. Un modo sicuramente diverso per far capire alle persone la storia di un cane attraverso un sorriso ma mettendo in evidenza quanto ognuno sia un soggetto unico e meraviglioso.

Entra nel nuovo canale WhatsApp di Kodami

di Redazione

a cura di Valerio Gaveglia

Educatore cinofilo, approccio cognitivo zooantropologico, collabora con il canile della Muratella di Roma e diverse associazioni

Stai pensando di adottare un cane? Ecco gli appelli scritti da Valerio Gaveglia, educatore cinofilo che collabora con il canile della Muratella e altre associazioni nel Lazio. Valerio racconta i cani in un modo molto particolare: usando il romanesco, scherza e ironizza ma riesce a dare in realtà indicazioni molto precise sulla personalità di ognuno di loro, elemento fondamentale per un'adozione consapevole. Un modo sicuramente diverso per far capire alle persone la storia di un cane attraverso un sorriso ma mettendo in evidenza quanto ognuno sia un soggetto unico e meraviglioso.

Quella che segue è la descrizione scritta da Valerio di Amos, un mix pitbull–dogo che ha passato otto anni della sua vita in un canile di Catanzaro e che, alla veneranda età di 11 anni, è ora che trovi chi può e vuole condividere la vita con lui. L'incrocio di due razze particolarmente intense e allo stesso tempo dal gran cuore deve far pensare a chi vorrà conoscerlo che diventerà sicuramente per lui un importante punto di riferimento e che accanto avrà un cane pronto a dargli un affetto enorme: per questo tipo di cani l'umano è il territorio intorno al quale desiderano gravitare.

Nonno Amos.

Al contrario se legge Soma ma non è ‘n cane da soma anche perché non esistono.

Nonno Amos, mix pitbull-dogo, c’ha la bellezza de 11 anni e se deciderete d’adottallo dovrete affrontà un unico grande problema: tre dentiere de ricambio che tiene in bella esposizione sul lavandino der bagno.

Da ribrezzo.

Ma lui ne va fiero.

Dice che è mejo perde li denti che n’altra cosa.

Poi je ricordamo che è castrato e s’encupisce.

Eh vabbè… ma allora Amos ‘nte sta bene gnente!

Otto anni passati in gabbia pe ‘n furto de banane a Catanzaro.

Voleva fa come Benigni che pe ruballe se le infilava nella manica d’a giacchetta.

Ma lui non aveva la giacchetta.

E quindi manco ‘a manica.

Come tutti l’anziani adora i cantieri.

Cioè na roba popo che levate.

Dateje na betoniera piena de calcestruzzo e c’avrete lo stesso effetto lobomotizzante de quanno ai regazzini je date er tablet co ‘i video de Baby Shark turututturu Baby Shark turututturu Baby Shà.

Compatibile con cagnette femmine. Chiamalo stronzo.

Coi gatti invece c’abbiamo qualche problemino dato che appena ne vede uno stacca ‘a plastichetta protettiva d’a salsa barbecue.

Ha estremamente bisogno di un referente umano, un punto de riferimento, possibilmente che nella vita faccia er capocantiere.

O che comunque lavori nell’edilizia.

Se lo lasci in macchina mentre te prendi ‘n caffè ar bar te giudica malissimo. E’ capace de fatte sentì come n’esattore d’Equitalia che bussa a casa de na vecchietta malata terminale co ‘a minima de pensione e senza famija, senza amici, senza ‘a milza, senza no scopo n’a vita, che però deve pagà na multa de 45 mila lire in divieto de sosta de 38 anni fa, arrivata a 3 piotte.

Questo è Amos.

N’adozione del cuore.