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Era “la regina dei salvataggi”, lei che ha “regnato” sulle spiagge italiane andando in soccorso di decine di bagnanti in difficoltà. E oggi non di Kodami insieme a tantissime altre persone siamo profondamente commossi per la morte di Flash, la cagna che insieme al suo umano Biagio D’Aniello, professore universitario di Zoologia al Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha formato l’unità cinofila di salvataggio della Sics (Scuola Italiana Cani di Salvataggio) che ha salvato più vite in Italia.
Flash, Labrador dal mantello corvino, è morta a 17 anni, gran parte dei quali trascorsi sulle spiagge con la pettorina rossa diventata la sua divisa ufficiale, quella con cui per innumerevoli volte si è lanciata in acqua per recuperare persone che, nei casi peggiori, rischiavano concretamente di annegare.
Kodami ha dedicato a lei e a Biagio D’Aniello un video in cui sono emersi, in tutta profondità, il forte rapporto di amicizia, la fiducia e il rispetto reciproci che li legavano.
Venti i salvataggi portati a termine: un numero che la rende il cane che ha salvato più vite. Se non la prima al mondo, certamente tra le primissime. Flash ha conseguito tutti i brevetti (spiaggia, acque interne, emergenza alluvione, motovedetta ed elicottero), ha ricevuto cinque onorificenze, il premio internazionale Nassiria per la pace, la medaglia d’oro al valor cinofilo, l'Oscar per la sicurezza in mare, e ancora l'onorificenza delle guardie ambientali e la benemerenza civica dal Comune di Centola.
Flash e Biagio si sono incontrati la prima volta quando lei era una cucciola: «L'abbiamo portata al mare la prima volta che aveva tre mesi – ha raccontato D’Aniello a Kodami – Era piccola piccola e appena ha visto l'acqua si è buttata e ha cominciato a nuotare verso il largo. Sono andato a prenderla e ho dovuto fare questo per l'intera giornata, così ho pensato che avesse l'indole del salvataggio».
La vocazione di Flash, insomma, è emersa in modo evidente da subito, e D’Aniello ha capito che avrebbe potuto fare la differenza. Così è stato: tra i salvataggi memorabili, quello di un ragazzo di 15 anni che era stato trascinato al largo dalla corrente, a Palinuro, e che sarebbe certamente morto se Flash non lo avesse recuperato subito, e ancora quello in cui sembrava che neppure lei sarebbe riuscita a uscire incolume dalle onde, e invece è tornata portando con sé un altro bagnante che stava per annegare e che lei è riuscita a portare in salvo. Oltre 10 anni di onorato e indispensabile servizio, un'esperienza profonda e significativa sia per Flash sia per D'Aniello, che si è chiusa nel 2021 con la pensione: arrivata a 14 anni, era giunto per lei il momento di appendere la pettorina al chiodo e godersi il meritato riposo.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per la morte di Flash e di vicinanza per D’Aniello, sia da parte della Sics, la Scuola Italiana Cani di Salvataggio, sia da parte di chi ha avuto modo di incrociare la loro strada negli ultimi 17 anni: «Grazie Flash», è stato il commiato della Sics, mentre il Laboratorio di Etologia Canina di Napoli l'ha salutata così: «Possiamo ricordare Flash per tutti i momenti vissuti con noi nel LabEC, possiamo ricordarla per tutti i salvataggi di cui è stata protagonista, possiamo ricordarla per il modo inconfondibile in cui seguiva il suo conduttore senza perderlo mai di vista e per tutte le manifestazioni a cui ha partecipato. Ma oggi vogliamo ricordare Flash per il meraviglioso cane che è stato e per tutto l'affetto che ci ha legato a lei. È anche grazie a lei che è nato il LabEC e ci stringiamo alla sua famiglia in questo momento doloroso. Siamo stati tutti molto fortunati ad averla conosciuta». È però il suo compagno di vita a usare le parole migliori per riassumere cosa ha significato condividere questi anni con lei: «La vita mi ha riservato la fortuna e l'onore di guidare Flash, valorizzando un uomo qualunque».
A Biagio e Flash, amici di Kodami che sin dal primo momento sono stati nostri compagni di viaggio, va l'abbraccio di tutta la redazione.
