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16 Novembre 2023
14:32

A caccia con richiami vietati per attirare gli uccelli: quattro denunciati nel Casertano

I Carabinieri Forestale del Nucleo di Castel Volturno hanno denunciato quattro persone sorprese ad esercitare la caccia di frodo con l’utilizzo di richiami acustici elettromagnetici vietati.

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I Carabinieri Forestale del Nucleo di Castel Volturno hanno denunciato quattro persone sorprese ad esercitare la caccia di frodo con l’utilizzo di richiami acustici elettromagnetici vietati. Le operazioni sono state condotte con la collaborazione delle guardie venatorie del WWF Italia, del coordinamento provinciale di Caserta.

Nel corso del primo intervento tre persone, armate di altrettanti fucili da caccia, sono state sorprese nella zona del Comune di Villa Literno, in provincia di Caserta, intente ad attirare i tordi con un richiamo acustico elettromagnetico.

tordo

Un’altra persona invece è stata scoperta a caccia di tordi nel Comune di Carinola, alla frazione Ventaroli, sempre in provincia di Caserta e sempre usando l'illegale strumento del richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico. Questi richiami spesso hanno l'aspetto di casse audio e riproducono registrazioni con il verso di uccelli, allo scopo di attirarne altri vivi e così ucciderli più facilmente.

«Richiami acustici a funzionamento elettromagnetico che sono vietati proprio per la loro elevata capacità di ingannare l’avifauna in quanto diffondono il verso dei loro consimili a notevole distanza inducendoli ad avvicinarsi nei pressi della sorgente sonora dove vengono abbattuti con facilità», hanno sottolineato i Carabinieri.

Durante l'operazione sono stati sequestrati complessivamente quattro fucili da caccia con i relativi munizionamenti, e ben tre richiami acustici elettromagnetici vietati riproducenti il verso del tordo [in verde nella foto].

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Particolare con le casse usate come richiami

Insieme a fucili e casse sono però stati ritrovati anche 11 esemplari di fauna abbattuta, tutti tordi bottacci, e anche corpi di uccelli distrutti attraverso l'interramento. Gli uomini invece sono in stati denunciati in stato di libertà per il reato di esercizio della caccia con l’ausilio di richiami vietati, come previsto dalle Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio.

Quanto avvenuto nel Casertano dimostra ancora una volta, che, soprattutto in alcune aree della Campania, il bracconaggio è ancora ben lontano dall'essere debellato.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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