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14 Marzo 2023
13:24

Violazioni in materia di caccia: le associazioni denunciano l’Italia alla Commissione Europea

Le maggiori associazioni di protezione animale denunciano alle autorità europee le «violazioni gravi, giunte nonostante le raccomandazioni europee. La procedura di infrazione è inevitabile». E sollecitano una presa di posizione da parte del ministro all'Ambiente Pichetto Fratin affinché «prenda sul serio la tutela costituzionale della natura».

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cacciatori

Violazione della Direttiva Uccelli in materia di caccia e del divieto di utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide. È questa la denuncia mossa dalle associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e WWF Italia, attraverso una lettera indirizzata al Commissario europeo all'Ambiente Virginijus Sinkevičius e alla Direzione generale Ambiente della Commissione europea.

Le associazioni hanno sottolineato le «violazioni gravi, giunte nonostante le raccomandazioni europee. La procedura di infrazione è inevitabile. Il ministro Pichetto Fratin prenda sul serio la tutela costituzionale della natura». I firmatari hanno sottolineato come l'Italia continui a «violare la Direttiva Uccelli specialmente negli ambiti per i quali ha ricevuto dei chiari alert da parte delle istituzioni europee», e lo faccia nonostante l'esistenza di «numerosi contenziosi comunitari in materia venatoria che hanno condotto a procedure di infrazione, condanne della Corte di Giustizia, adeguamenti normativi».

L'ultimo in ordine di tempo è la richiesta di chiarimenti indirizzata dalla Commissione all'Italia riguardo le modifiche alle legge sulla caccia apportate dall'emendamento Far West nell'ultima Manovra finanziaria.

Ma problemi sono emersi anche in relazione al comportamento corsaro delle Regioni per quanto concerne i calendari venatori, in particolare per la caccia all'avifauna in periodo di migrazione prenuziale, una fase di grande importanza per la conservazione di specie e, nella quale l'attività venatoria dovrebbe essere rigorosamente vietata. Tuttavia, le associazioni hanno sottolineato come in alcuni casi, su tutti quello della Lombardia, i calendari venatori consentano la caccia agli uccelli in questi periodi, disattendendo le norme nazionali, i pareri dell'Ispra e le prescrizioni europee.

«La mole e la qualità delle infrazioni commesse dall'Italia al diritto europeo – proseguono Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e WWF Italia – sono tali da rendere inevitabile l'apertura di una nuova procedura di infrazione complessiva contro un regime di caccia, quale quello italiano, macroscopicamente e strutturalmente illegale e, purtroppo, favorito dall'accondiscendenza di molte amministrazioni, nazionali e regionali».

L'effetto di questa lassità è un «danno grave e continuativo» per la fauna selvatica e per il patrimonio di biodiversità, che si sostanzia in un «vero e proprio disastro ambientale», è la denuncia finale delle associazioni congiunte. Questione ancor più grave se vista alla luce dell'altissima tutela costituzionale degli animali selvatici e degli impegni assunti dalle autorità comunitarie e nazionali in tema di strategia europea per la biodiversità, che obbliga tutti a garantire il miglioramento dello stato di salute degli uccelli in difficoltà e comunque di non deteriorarlo ulteriormente. "Impegni – concludono le Associazioni – che vanno attuati dalle istituzioni, a partire dal ministero dell'Ambiente, mettendo fine a una stagione di incuria, distrazioni, mancate tutele e vere e proprie autorizzazioni alla distruzione della natura." Immediapress è un servizio di diffusione di comunicati stampa in testo originale redatto direttamente dall'ente che lo emette.

Per il momento, si registra il silenzio sul tema da parte del ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il quale sembra avere appaltato del tutto la gestione degli animali al collega Francesco Lollobrigida, titolare del dicastero dell'Agricoltura. Se si esclude un breve intervento in occasione della Giornata mondiale della fauna selvatica, Pichetto Fratin si è dedicato alla seconda competenza relativa alla Sicurezza energetica.

Gli animali sono stati accorpati, significativamente, al Ministero della Sovranità alimentare che si è occupato di invitare i cittadini a non guardare agli animali con sentimento, e ad aprire in maniera sempre più concreta all'abbattimento dei cinghiali, ma anche di orsi e lupi.

Le associazioni, oltre a sollecitare l'intervento di una Unione coesa sul tema della tutela animale, invita anche l'Italia stessa a riallocare le giuste competenze: «Gli impegni vanno attuati dalle istituzioni, a partire dal ministero dell'Ambiente, mettendo fine a una stagione di incuria, distrazioni, mancate tutele e vere e proprie autorizzazioni alla distruzione della natura».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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