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Approvato l’emendamento Far West: si potrà sparare in aree urbane e protette

Approvato l'emendamento Far West: andrà nella Legge di Bilancio 2023. Si potrà quindi sparare in aree protette e urbane perché l'attività non viene considerata caccia ma parte del Piano di contenimento e gestione della fauna selvatica.

21 Dicembre 2022
13:22
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L'emendamento Far West è stato approvato dalla Commissione di Bilancio della Camera dei deputati. Il testo farà parte quindi della Legge di Bilancio 2023 attualmente in discussione in Parlamento che dev'essere approvata entro il 31 dicembre 2022.

L'emendamento è stato presentato da Fratelli d'Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e prevede la possibilità di sparare agli animali anche in aree protette e urbane, questo sarà possibile perché il testo considera questa pratica non come caccia, quindi attività sportiva, ma come attività di gestione e contenimento dei selvatici:

Le attività di contenimento disposte nell'ambito del Piano non costituiscono esercizio di attività venatoria e sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto.

Contro l'emendamento si è schierato Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, che questa mattina ha dichiarato: «Daremo battaglia in Parlamento ma il nostro esposto all’Unione Europea è già pronto perché siamo convinti che l’Italia sarà messa in mora con l’avvio di una procedura d’infrazione contro il Governo italiano».

Il deputato ha poi aggiunto: «È vergognosa l’arroganza con la quale la maggioranza di destra ha proceduto a fare approvare l’emendamento tenendolo nascosto fino alle 6 del mattino per poi presentarlo all’ultimo momento».

In realtà, diverse fonti parlamentari già ieri avevano riferito a Kodami che i partiti della maggioranza, e in particolare Fratelli d'Italia, non avevano intenzione di fare passi indietro rispetto all'approvazione di questo emendamento e che la discussione era «fortemente accesa».

Proprio in virtù delle veemenza dei suoi firmatari, come avevamo anticipato, l'emendamento ha superato il passaggio in Commissione Bilancio per approdare alla Camera, dove è stato calendarizzato per giovedì 22 dicembre 2022. Anche se la Legge di Bilancio è ancora in discussione, e dopo il passaggio alla Camera dovrà affrontare anche il voto del Senato, è probabile che il Governo potrebbe scegliere di porre la questione di fiducia. In pratica, significa che Meloni potrebbe chiedere ai parlamentari di scegliere se fare cadere l'attuale Governo oppure accettare il testo così com'è, senza modifiche.

L'emendamento è stato subito ribattezzato "Far West" dagli attivisti e dalle associazioni di protezione animale come l'Oipa. «È uno sconsiderato emendamento che mette a repentaglio la vita della fauna e anche degli umani. Naturalmente i portatori d’interessi legati alla tutela degli animali e della biodiversità non sono stati mai ascoltati dal nuovo Governo, al contrario di altre categorie legate al mondo delle armi», ha detto il presidente dell'associazione Massimo Comparotto. L'associazione ha fatto sapere che in caso di approvazione definitiva provvederà a segnalare l'emendamento alla Corte di Giustizia ambientale europea.

cacciatori

Anche la Lav si è espressa sul testo evidenziando l'altissimo costo di vite che questo provvedimento porterà con sé: «La scandalosa approvazione dell’emendamento sulla caccia selvaggia apre ad una nuova stagione di massacri – ha detto Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici della Lav – Nessuno sarà più al sicuro: dal lupo all’orso,  dal cinghiale alla volpe e con gravi rischi anche per l’incolumità umana. I fucili infatti potranno entrare senza alcuna valutazione scientifica preventiva anche all’interno dei parchi delle oasi oltre che in città».

«La nostra risposta sarà durissima – ha concluso Vitturi – combatteremo questo emendamento in ogni sede, noi non ci arrendiamo. Gli animali selvatici devono essere tutelati e con loro la sicurezza dei cittadini va assicurata».

La legge di Bilancio è la previsione di come lo Stato spenderà le proprie risorse. A seconda di come è stato pianificato il bilancio è possibile capire l’indirizzo politico del Governo in tema di diritti civili, scuola, fisco e anche l’orientamento rispetto alla tutela degli animali.

Quello compiuto dal partito che detiene la maggioranza è a tutti gli effetti un passo indietro pesantissimo. Se la manovra è l’agenda politica dello Stato è chiaro che l’indirizzo dell’attuale Governo non sia affatto rivolto alla tutela degli animali.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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