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«D’ora in poi anche i cani da allerta medica potranno entrare in tutti gli esercizi commerciali e negli stabilimenti balneari della Liguria, grazie alla possibilità di identificarli tramite un’apposita medaglietta o pettorina di riconoscimento».
La mozione, presentata dai consiglieri regionali liguri del Movimento Cinque Stelle Paolo Ugolini e Fabio Tosi, è stata accolta all’unanimità dall'Aula. Ugolini e Tosi hanno chiesto alla giunta di rivedere le norme considerato che i cani-assistenti non hanno ancora accesso in molti luoghi per motivi igienici, ma rappresentano dei veri e propri salvavita per i loro umani di riferimento e sono in grado di avvisarli in caso di rischio per la loro salute.
«Le persone sono obbligate a scegliere tra il privarsi del proprio compagno-salvavita, lasciandolo fuori dalla porta per fare acquisti o, lasciandolo a casa, per accedere ad una spiaggia – spiegano i consiglieri – ma i divieti di accesso in negozi e stabilimenti balneari imposti ai cani da allerta medica limitano la qualità della vita delle persone fragili, oltre a metterne a rischio la salute. Bisognerebbe invece incentivare le persone con queste patologie, anche in accordo con le varie associazioni specializzate nella formazione di cani da allerta medica, a dotarsi di un cucciolo o di un cane adulto per poter avere sempre un valido supporto alla tutela della propria salute considerato che in queste mansioni i cani non solo ricoprono un ruolo di assistenza ed accompagnamento, ma vivono, di fatto, una relazione di simbiosi con la persona che accudiscono o con le persone con cui collaborano quotidianamente».
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Con l'approvazione da parte del consiglio regionale ligure presto sarà attivato un protocollo per tutti gli esercizi commerciali e gli stabilimenti balneari della regione che consentirà l’ingresso ai cani da allerta medica muniti di medaglietta di riconoscimento o di pettorina identificativa.
È stata invece rimandata, almeno finora, la decisione di finanziare con un "voucher addestramento" le persone con patologie che richiedono un cane da allerta medica: «Spiace che l'impegnativa non sia stata accolta ma rimandata – commenta Paolo Ugolini – crediamo sia importante consentire a chi ne ha bisogno di avere un aiuto economico per sostenere i costi per l’addestramento di un cucciolo o di un cane adulto in un apposito centro di formazione di cani da “allerta medica”. La proposta non è stata però respinta e dunque se ne discuterà in Commissione”.
I cani da allerta medica sono cani specificamente addestrati a rilevare determinate condizioni mediche e avvisare l’umano di riferimento. I più conosciuti in Italia sono quelli da allerta diabete; per questo malattia, i cani vengono addestrati per riconoscere attraverso l’olfatto una particolare molecola che si attiva quando vi sono variazioni glicemiche, e sono in grado di rilevare se l’umano che assistono sta avendo una crisi glicemica a valori troppi bassi (ipoglicemia) o troppo alti (iperglicemia).
In questi casi lo segnalano al diretto interessato o ai familiari con modalità specifiche, ma sono anche in grado di aprire porte, andare a prendere oggetti come per esempio acqua o altre bevande e anche kit di emergenza o di misurazione della glicemia.
Recentemente ci sono esempi di impiego dei cani anche in assistenza preventiva per altre malattie. Una volta addestrati, i cani sono in grado di segnalare una crisi medica imminente e, in caso
di necessità, avvisare altre persone e ricercare aiuto per soggetti diabetici, epilettici, persone con sindrome da tachicardia ortostatica posturale (svenimenti improvvisi e perdita di
conoscenza) e con gravi allergie e/o intolleranze alimentari. Non solo: i cani da allerta medica sono impiegati anche per riconoscere l'epilessia, le allergie alimentari o la narcolessia.
