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2 Novembre 2023
15:43

Una nuova specie di mosasauro è stata ritrovata nel Nord Dakota: il suo nome è Jormungandr

Nel Nord Dakota sono stati scoperti i resti di un nuovo mosasauro, ribattezzato Jormungandr walhallaensis. Il suo nome è un richiamo al "serpente del mondo", il gigantesco e leggendario rettile figlio di Loki.

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I mosasauri sono stati tra i predatori marini più grossi della storia e tra i 90 e i 65 milioni di anni fa questi rettili marini dominavano gli oceani, tanto che neppure gli squali potevano competere nei loro confronti. Predatori formidabili, hanno da sempre catturato l'attenzione dei paleontologi e dei media, come dimostra anche la scoperta recente di una nuova specie trovata in Nord Dakota che ha permesso agli esperti di descrivere anche un nuovo genere.

La scoperta è stata pubblicata sul Bulletin of the American Museum of Natural History, dove gli autori, Amelia Zietlow dell'American Museum of Natural History, Clint Boyd e Nathan Van Vranken, hanno battezzato questo nuovo mosasauro col nome Jormungandr walhallaensis. Il nome del genere, Jormungandr, è un riferimento diretto al mitologico "serpente del mondo", il gigantesco e leggendario rettile figlio di Loki che secondo la cultura scandinava avrebbe causato l'apocalisse (Ragnarok, in norreno) e che era talmente grande da essere in grado di avvolgere il mondo con le sue spire.

L'animale realmente esistito chiaramente non era così tanto grande, ma secondo le prime ricostruzioni effettuate a partire dai suoi resti era comunque abbastanza possente, misurando circa 7,3 metri di lunghezza. I suoi resti sono rappresentati dal cranio, dalla colonna cervicale e da un ridotto numero di vertebre lombari, che sono stati scoperti nel 2015 all'interno della famosa formazione Pierre Shale nella contea di Cavalier, nel cuore del North Dakota.

Secondo la dottoressa Zietlow  il volto di questo nuovo particolare mosasauro presentava delle "sopracciglia arrabbiate", a causa di alcune creste ossee sul cranio che gli restituivano uno sorta di sguardo truce. Il suo corpo, inoltre, disponeva di una coda leggermente più corta rispetto alla lunghezza del tronco, rendendolo quindi abbastanza diverso da altre specie di mosasauro conosciute.

Lo Jormungandr walhallaensis visse circa 80 milioni di anni fa e secondo i ricercatori era simile agli antenati di alcune delle specie che sarebbero poi comparse più tardi, sul finire del periodo Cretaceo, ovvero quelle che hanno poi convissuto con il T.rex e gli altri dinosauri prima della grande estinzione avvenuta 66 milioni di anni fa.

«La storia e la scoperta di Jormungandr walhallaensis ci permette di delineare un quadro meraviglioso degli oceani dell'epoca e aiuta a contribuire alla nostra comprensione delle regioni interne dell'America settentrionale, che oggi sono emerse ma che al tempo erano dei profondi mari», ha affermato il dottor Nathan Van Vranken, paleontologo all'Eastern West Virginia Community and Technical College.

Amelia Zietlow, invece, ha sottolineato come oltre 200 anni dopo la scoperta del primo mosasauro si continuano a scoprire nuove specie di questo incredibile gruppo di rettili marini. «La cosa più interessante che si può notare è che dopo due secoli di studi scientifici, questi animali hanno ancora qualcosa da raccontare e considerate che il termine mosasauro è stato coniato diversi decenni prima della parola dinosauro».

Ora gli esperti sperano che nuovi ritrovamenti possano fornire ancora altre preziose informazioni sull'origine dell'intero gruppo, soprattutto grazie al contributo del nuovo mosasauro che sembra collocarsi alla base dell'albero evolutivo dell'intero gruppo.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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