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3 Aprile 2023
13:39

Una nuova specie di castori prestorici dedicata a una catena di minimarket e distributori di benzina

Seppur la nuova denominazione della specie possa aver fatto infuriare qualcuno, la scoperta dell'antico roditore risulta essere importante per comprendere la storia evolutiva di questi animali nel Texas.

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Una particolare storia ci giunge dagli Stati Uniti. Un gruppo di paleontologi dell'Università del Texas ha riscoperto all'interno di un magazzino del loro dipartimento un antico fossile di castoro preistorico che era stato ritrovato nel 1941 da un team di ricercatori che poi se n'era dimenticato. Dopo più di 80 anni gli studiosi si sono accorti dell'errore e quindi hanno studiato il fossile, chiamando la nuova specie in un modo senza dubbio curioso: Anchitheriomys buceei, in riferimento a "Buc-ee's" una catena americana di minimarket e distributori di benzina.

Dopo aver effettuato l'analisi del reperto, gli esperti hanno compreso che la specie non era stata ancora scientificamente definita così la hanno descritta e hanno pubblicato lo studio sulla rivista Paleontologia Electronica. Il nome scientifico scelto per questo animale, però, non è stato apprezzato da tutti: Anchitheriomys buceei. 

Anchitheriomys buceei non è molto diverso dall'attuale castoro nordamericano (Castor canadensis), chiariscono i paleontologi.  Secondo infatti Matthew Brown, direttore delle collezioni di paleontologia dei vertebrati della Jackson School e altro autore dello studio, l'unica differenza sostanziale fra le due specie è la dimensione. A. buceei era infatti più grande del 30% rispetto ai castori moderni. La nuova specie comunque per ora conta pochi individui ritrovati e la maggior parte delle informazioni che si dispongono provengono dai reperti di Burkeville, cittadina a 10 miglia di distanza dal fiume Sabine. La cosa che rende speciale l'animale, dunque, è senza dubbio il nome.

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A confronto un castoro moderno con Anchitheriomys buceei.

Per comprendere la peculiarità del nome dobbiamo fare un passo indietro. Le regole della nomenclatura binomiale, ovvero la convenzione standard per dare i nomi alle specie scoperte, sono abbastanza semplici e possono essere comprese e applicate da tutti. Se si trova un reperto o un nuovo organismo vivente, prima si fa in modo di controllare che quella specie non sia stata già descritta tramite delle chiavi specifiche di classificazione. 

Qualora ci si dovesse trovare davvero di fronte a una nuova specie, per nominarla bisogna prima identificare il genere corretto (il primo nome che in questo caso è Anchitheriomys) e poi inventare un nome per l'epiteto specifico (il secondo nome, ovvero buceei) rispettando le regole dei vari codici internazionale di nomenclatura che cercano di non sovrapporre gli stessi termini a specie diverse.

Mentre molti scienziati si ispirano a miti e leggende per dare un nome scientifico alle nuove specie, altri sono soliti onorare scienziati illustri o nominano le località geografiche dov'è stata ritrovata la nuova specie. Esistono alcuni ricercatori, invece, che traggono ispirazione da cose più comuni, quotidiane e scherzose, proprio come i paleontologi dello studio che hanno deciso di nominare la nuova specie di castoro con il nome di una nota catena di minimarket e pompe di benzina del paese.

La cosa ha persino infastidito alcuni paleontologi. Secondo loro è inconcepibile che un antico mammifero americano risalente al Miocene (di 15 milioni di anni fa) sia chiamato come il "Buc-ee's", una catena di minimarket del Texas presente in molte aree di sosta dell'autostrade famosa per la sua mascotte, che è per l'appunto un castoro.

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Uno degli ingressi autostradali di uno dei tanti minimarket di Buc–ee’s

Steve May, uno degli autori della scoperta, ha però cercato di stemperare gli animi affermando che la connessione del castoro preistorico con la mascotte di Buc-ee's è avvenuto casualmente e che non si tratta di un'operazione commerciale. Nessun delegato dell'azienda ha infatti contattato i paleontologi per imporre il loro marchio sul nome dell'antico castoro e ha rassicurato che l'origine del nome di questa specie è molto più banale.

Mentre guidava lungo un'autostrada nel 2020, durante la prima ondata Covid, May ha notato un cartellone pubblicitario di Buc-ee's che diceva "Questo è il paese dei castori". La frase gli è piaciuta al punto da fargli venire in mente i fossili che stava studiando presso le collezioni di paleontologia dei vertebrati dell'Università del Texas. E ha pensato: «Se trovo un fossile di castoro proveniente da queste parti, devo per forza rendere omaggio al castoro più famoso della zona, poiché il Texas è stato il regno di questi animali per milioni di anni». Un evento che poi si è verificato realmente con il riesame dell'Anchitheriomys buceei.

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Le dimensioni dell’antico castoro in confronto agli esseri umani e alla specie attualmente vivente.

Questa non è la prima volta in cui la scelta di un nome da parte di un paleontologo o di uno zoologo crea un certo disagio ad alcuni colleghi più integralisti, che vorrebbero che gli scienziati indicassero dei nomi più "classici" e meno legati al "mondo pop". Un altro esempio di questo fenomeno si è infatti osservato qualche settimana fa, quando degli autori hanno deciso di rendere omaggio ad alcuni Pokemon identificando delle nuove specie di insetti. L'abitudine comunque di omaggiare personaggi di fantasia provenienti dalla cultura moderna si sta sempre più consolidando in America, come in altre parti del mondo, ed è forse anche per questo se la "polemica", se così si può definire, è stata subito stemperata nell'arco di poche ore.

Dopo aver passato molte ore nei magazzini, adesso gli autori della scoperta ora vogliono tornare sul campo, negli antichi giacimenti fossiliferi da cui sono stati estratti questi reperti, per tentare così di recuperare nuovi esemplari. Ottant'anni dopo i primi scavi, May e Brown infatti sono convinti che con l'aiuto della nuova tecnologia e una migliore comprensione della documentazione fossile, sarà possibile trovare nuovi castori nelle stesse aree abbandonate dai loro colleghi predecessori.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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