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22 Dicembre 2023
10:23

Una nuova specie criptica di vipera scoperta in Myanmar: cosa significa e com’è fatta

Una nuova specie di vipera è stata trovata nella giungla del Myanmar. Si tratta di una specie criptica, ovvero indistinguibile morfologicamente da altre e che necessita del sequenziamento del DNA per essere riconosciuta.

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Una nuova specie di vipera è stata trovata nascosta all'interno della giungla del Myanmar, fra le più ricche di biodiversità del pianeta. La sua scoperta è stata presentata da alcuni erpetologi dell'Università del Kansas, negli Stati Uniti, in uno studio che è stato pubblicato su Zookeys. Si tratta di una cosiddetta specie criptica, ovvero una specie indistinguibile morfologicamente da altre e che ha necessitato del sequenziamento del DNA per essere riconosciuta e separata dalle altre.

La nuova vipera si chiama Trimeresurus ayeyarwadyensis e il suo nome fa riferimento al fiume Ayeyarwady, che è il più grande corso d'acqua del Myanmar. Questo serpente è stato infatti trovato per la prima volta vicino le anse del fiume, che forma un ampio delta delimitato a sua volta dal fiume Pathein a ovest e dal fiume Yangon a est.

Dal punto di vista morfologico è molto simile a tutte le altre specie appartenenti al genere Trimeresurus, tra i rettili più difficili da studiare. Esistono infatti molte specie sorelle, tutte simili fra di loro, che si sono tra l'altro anche separate geneticamente solo di recente, andando a occupare ognuna una particolare nicchia ecologica della foresta.

«Bisogna tuttavia chiarire che sono le vipere asiatiche in generale ad essere notoriamente difficili da distinguere, perché coprono una grande gamma di variazioni morfologiche – ha chiarito Chan Kin Onn, il principale autore della scoperta – Alcuni gruppi contengono infatti più specie che si assomigliano, mentre altri possono sembrare molto diversi ma in realtà sono tutti la stessa specie. Il genere Trimeresurus è solo il più difficile di tutti da analizzare».

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Un individuo di Trimeresurus ayeyarwadyensis proveniente dal Meinmahla Kyun Wildlife Sanctuary, distretto di Pyapon, regione di Ayeyarwady in Myanmar. Foto di Hlatun. Le foto di questo articolo sono state prese direttamente dallo studio

Le specie sorelle della vipera di Ayeyarwady – il nome comune che gli erpetologi utilizzano per chiamare la specie appena scoperta – sono la vipera dalla coda rossa (Trimeresurus erythrurus), che si trova lungo la costa settentrionale del Myanmar, e la vipera delle mangrovie (T. purpureomaculatus) che abita invece il sud del paese. È interessante notare che, seppur queste specie siano simili tra di loro, la colorazione varia incredibilmente spostandosi da Nord a Sud, anche se non presentano mai tonalità verdi, che sono invece i colori più comuni delle vipere dei fiumi e che abitano il Myanmar centrale.

Proprio per via della sua distribuzione geografica rispetto le altre popolazioni di vipere e per la sua forte somiglianza con le altre specie, in un primo momento, durante i primi campionamenti, i ricercatori credevano che la vipera di Ayeyarwady fosse una popolazione ibrida, frutto della riproduzione con altre specie di vipera lungo il loro confine territoriale.

Le vipere non sono però come i colori, hanno affermato gli scienziati. Non si possono mescolare specie dal colore diverso per trarre una specie dal colore nuovo. La pigmentazione è infatti una forma di adattamento evolutivo e consente agli animali di sopravvivere alla propria tipologia di habitat, che nel contesto di cui si sta parlando risulta molto più verde rispetto alle foreste settentrionali o alle mangrovie del sud.

Andando così ad analizzare il DNA della nuova popolazione, Chan Kin Onn e il resto del team si sono resi conto di avere tra le mani una nuova specie, che inoltre era a sua volta molto variabile morfologicamente. Alcune popolazioni che abitano più all'interno della foresta sono infatti di colore verde scuro con macchie distinte, mentre altre popolazioni sono di colore verde brillante e sono privi di macchie, risultando così praticamente identiche alla vipera dalla coda rossa.

Non si sa ancora se questo è a sua volta un adattamento ambientale o solo una caratteristica tipica di questa specie. Di certo si tratta di un fenomeno interessante, che ha attirato l'attenzione di tanti scienziati. «È anche possibile che ad un certo punto in passato, la nuova specie possa aver scambiato geni con la vipera dalla coda rossa del nord e la vipera delle mangrovie dal sud, ottenendo così caratteristiche ibride, come avevamo pensato in precedenza», ha concluso il dottor Chan.

Di certo per continuare ad indagare le origini di questo animale e della sua pigmentazione gli scienziati dovranno ancora una volta spingersi in natura, per effettuare nuovi campionamenti genetici e magari individuare una nuova popolazione che possa dimostrare il passaggio diretto di geni fra le specie.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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