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2 Febbraio 2024
15:17

Un travestimento per accudire gli orfani di zebra: la tecnica del rifugio Sheldrick Wildlife Trust in Kenya

In Kenya, al rifugio Sheldrick Wildlife Trust, veterinari e ranger si travestono da zebra per accudire i cuccioli rimasti orfani: questa tecnica permette loro di crescere autonomamente anche senza l'aiuto della madre.

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Un travestimento per accudire i cuccioli rimasti orfani delle zebre. È ciò che accade nel rifugio Sheldrick Wildlife Trust, in Kenya, dove i veterinari e i ranger indossano dei costumi che ricordano il manto delle mamme per aiutarli in un periodo in cui aver perso la figura di riferimento è un grave danno per una sana crescita, dovuto proprio alla mancanza della genitrice.

Il rifugio, fondato nel 1977 in Kenya, gestisce una serie di programmi volti al salvataggio di elefanti orfani e in generale di riabilitazione di tutta la fauna selvatica sul territorio. Gli esperti si occupano anche del contrasto al bracconaggio che mette a rischio ogni anno migliaia di esemplari della fauna selvatica, a cui poi si aggiunge anche il rischio di disboscamento illegale, la combustione di carbone e l'intrusione di bestiame all'interno di aree protette.

Nell'ambito del progetto rientrano anche i cuccioli di zebra, per i quali gli operatori del rifugio hanno studiato una tecnica ad hoc. In psicologia si chiama teoria dell'attaccamento ed è quella che spiega come si crea il rapporto di simbiosi tra madre e figlio: un rapporto naturale che dà la possibilità ai piccoli di potersi affidare alle cure della madre per poter costruire le basi della loro crescita.

Ad esempio nell'uomo questo attaccamento si basa sul contatto fisico: voce, sguardi, profumi. Per i puledri di zebra, invece, è importante il riconoscimento del manto striato della madre. Una volta che il piccolo riconosce la madre come punto di riferimento sarà infatti per lui più facile apprendere i principi basilari della sopravvivenza come bere, camminare, muoversi. Quando questo non avviene è dunque necessario l'intervento dell'uomo, come è accaduto a  Diria, la piccola zebra che quattro anni fa è stato salvato e accudito dagli operatori del rifugio.

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Dopo un lungo inseguimento da parte di un branco di leoni, la madre fu uccisa e Diria, per sfuggire ai predatori, si rifugiò in un ranch, protetto da un gregge di pecore. I pastori del ranch, che videro la scena, lo accudirono come meglio poterono fino a quando poi fu traferito allo Sheldrick Wildlife Trust.

Fin dai primi giorni gli operatori del rifugio ricorsero alla tecnica del travestimento, che poi è stata utilizzata con successo nel corso degli anni anche con altri esemplari.

La funzione delle strisce delle zebre è stata a lungo discussa dalla scienza e, fino a poco tempo fa, la convinzione era che si trattasse di una strategia evolutiva per aumentare il mimetismo. Secondo un'altra teoria, invece, si tratterebbe di un modo per rendere più difficile la distinzione del singolo soggetto nel gruppo. Un'ulteriore ipotesi è che si tratti di un modo per spaventare i predatori Secondo le ultime ricerche si tratta, però, tra le altre cose, di una strategia per tenere lontane le mosche e i tafani. Ad ogni modo nessuno discute sul fatto che il manto striato sia un tratto distintivo di questo esemplare.

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