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23 Gennaio 2024
16:15

Un giovane studente ha scoperto un rettile volante di 200 milioni di anni fa

Un giovane studente di un master di paleontologia ha trovato per caso delle rare ossa di una lucertola volante, all'interno di un giacimento fossilifero del Somersot.

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Uno studente dell'Università di Bristol, Mike Cawthorne, ha appena scoperto uno dei più antichi reperti fossili di rettili volanti mai trovati in Inghilterra.

Il giovane stava esplorando alcuni giacimenti fossili, presenti all'interno di alcune cave di calcare nel Somerset scavate negli anni 40, quando si è ritrovato fra le mani alcune ossa molto leggere che non aveva mai visto. Analizzandone la superficie in laboratorio insieme al suo mentore e docente Mike Benton, ha notato che le ossa non erano equiparabili a quelle di nessun altro animale presente nelle regione, stimandone l'età a 200 milioni di anni.

Dopo essersi confrontati con David I. Whiteside, un altro luminare della paleontologia dell'Università di Bristol, il gruppo ha allora cominciato a sospettare che i fossili appartenessero a delle specie ancora non identificata nell'area e che si discostava tantissimo dagli altri animali presenti all'interno dello stesso giacimento fossilifero.

Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of the Geologists' Association e ha permesso di determinare l'antica presenza in Inghilterra dei kuehneosauri, delle particolari lucertole strettamente imparentate con gli antenati dei coccodrilli, che anticiparono di diversi milioni di anni l'evoluzione dei più noti pterosauri – i rettili volanti classici dell'era Mesozoica.

I kuehneosauri erano molto piccoli, tanto che potevano stare comodamente sul palmo di una mano, e morfologicamente erano molto simili alla lucertola Drago del sud est asiatico (genere Draco), presentando delle ali che si sviluppavano da delle membrane dermiche poste all'altezza del busto.  E secondo il parere di Cawthorne in Inghilterra ne esistevano due specie, che si differenziavano tra di loro per la lunghezza delle loro ali, più grandi o più corte.

Le "ali" di queste lucertole simili a coccodrilli erano costituite da una membrana di pelle tesa sopra a delle speciali costole laterali allungate, che potevano flettersi e permettevano loro di buttarsi in picchiata e planare da albero ad albero. Queste ali non era invece fatte per il volo battuto, che risulta essere una caratteristica del volo degli uccelli e di alcuni pterosauri.

«Dal punto di vista dimensionale erano inoltre molto piccole», ha chiarito Cawthorne, essendo lunghe poco meno di 15 cm. Per quanto piccole erano però capaci di planare fino a 10 metri e di arrampicarsi abbastanza velocemente sui tronchi degli alberi.

Ma dove vivevano queste specie? All'epoca questa regione dell'Inghilterra, il Somerset, formava la più grande isola subtropicale presente nell'attuale Canale della Manica, che dagli geologi è stata chiamata Mendip Paleo-island. Era lunga 30 km ed era ricca di una vegetazione ormai assente in Inghilterra, essendo il clima divenuto molto più freddo e continentale. Era molto simile ad un isola tropicale o caraibica ed era abitata da diversi tipologie di rettili, di piccole dimensioni, che sopravvivevano mangiando gli insetti o la vegetazione che era presente. Lo studio ha infatti registrato anche la presenza di animali dotati di denti complessi, come il trilofosauro Variodens e il rettile acquatico Pachystropheus, che secondo le ricostruzioni paleoecologiche viveva un po' come una lontra moderna, nutrendosi di gamberetti, cozze e piccoli pesci.

L'isola, nel tardo triassico, sembrava non disporre di dinosauri o di altri rettili volanti, una condizione che rientra perfettamente negli scenari preistorici. All'epoca infatti questi due gruppi di animali, seppur già di successo, dovevano ancora diffondersi in buona parte del mondo e non riuscivano ancora ad arrivare su tutte le isole presenti lontano dalla costa. Proprio per questa ragione, tali isole divenivano un luogo sicuro per le altre specie.

Relativamente alla scoperta di queste due lucertole, il dottor David Whiteside ha aggiunto: «Gran parte delle ossa che sono state raccolte furono scavate da alcuni grandi cercatori di fossili degli anni '40 e '50, tra cui Tom Fry, un collezionista dilettante che lavorava per l'Università di Bristol e che generalmente andava in bicicletta alle cave e tornava carico di pesanti sacchi di rocce. Gli altri collezionisti erano i talentuosi ricercatori Walter Kühne, un tedesco che fu imprigionato in Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale, e Pamela L. Robinson dell'University College di Londra. Hanno donato i loro esemplari al Museo di storia naturale di Londra e alle collezioni geologiche dell'Università di Bristol». Gran parte di queste ossa non vennero però mai analizzate e il giacimento fossilifero sulle colline di Mendip, nel Somerset, non venne del tutto ripulito.

Per questa ragione l'area divenne un luogo perfetto per sviluppare le tecniche professionali dei giovani paleontologi e un luogo in cui far esercitare gli studenti dei corsi di paleontologia, come Mike Cawthorne, iscritto al secondo anno di un Master.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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