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A tutti gli effetti è una prigione per gli uccelli. È questa la sorpresa che hanno avuto i Carabinieri Forestali ad Angri, in Provincia di Salerno. Nella frazione di Orta Longa i militari della stazione di Cava de’ Tirreni hanno individuato in un fondo agricolo di pertinenza di una casa, rinchiusi in 14 gabbie di contenimento, trenta esemplari di diverse specie protette: frosoni, cardellini, pettirossi, fanelli, lucherini, veroni e verzellini.
Il blitz è avvenuto nell’ambito di servizi di controllo mirati alla tutela della fauna selvatica condotti con l’ausilio del Nucleo di Salerno delle guardie zoofile del Wwf Italia. Tutti gli esemplari individuati erano privi di anelli identificativi e, quindi, di dubbia provenienza. Al detentore sono stati chiesti i titoli giustificativi del possesso, ma lui non è stato in grado di darli.
Verificate le condizioni di salute dei trenta uccelli protetti e constatato il buono stato di mantenimento, i militari li hanno sequestrati e trasportati al Centro recupero animali selvatici dell’Azienda sanitaria locale di Salerno per le opportune verifiche veterinarie prima della liberazione.
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I militari hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica il responsabile del reato di illecita detenzione di fauna protetta, secondo quanto previsto dalla Legge 157 del 1992 che la disciplina.
A inizio mese, gli agenti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno sequestrato oltre 1000 esemplari di uccelli selvatici durante le attività di controllo del territorio alla stazione ferroviaria di Villa San Giovanni. Il controllo approfondito del veicolo da parte delle unità cinofile della Compagnia Pronto Impiego di Reggio Calabria ha permesso di accertare l'esistenza di un doppiofondo in cui erano ammassate ben 34 gabbiette, al cui interno vi erano oltre 1.000 esemplari di uccelli appartenenti a diverse specie, tra cui cardellini, verzellini, lucherini, fringuelli e verdoni.
