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28 Agosto 2023
9:00

Ti uccido di baci: quando la “cute-aggression” sugli animali prende il sopravvento

Il termine “cute-aggression” può essere definito come "aggressività verso le cose tenere" ed esprime un comportamento impulsivo e superficialmente aggressivo che emerge quando vediamo qualcosa che ci risveglia dei sentimenti di profonda tenerezza.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Hai mai avuto voglia di “stritolare di abbracci” un cane o di “uccidere di baci” un gatto adorabile? Forse si tratta del tuo cane o del tuo gatto? Di solito stringi anche i pugni per la felicità e minacci di ucciderli di baci? Tutte queste espressioni, apparentemente contraddittorie, sono chiamate “cute-aggression”.

Questa aggressività svolge una funzione specifica e risponde a un fenomeno psicologico più che curioso: scopriamolo insieme.

La cute-aggression: cosa si intende

Il termine “cute-aggression” può essere definito come "aggressività verso le cose tenere" ed esprime un comportamento impulsivo e superficialmente aggressivo che emerge quando vediamo qualcosa che ci risveglia dei sentimenti di profonda tenerezza.

Possiamo emettere risposte come stringere i denti o i pugni, dire cose come “ti ucciderei di baci”, “ti voglio stritolare di abbracci” e avere l’istinto di pizzicare, mordere o stringere molto forte il “malcapitato”. Il tutto senza alcuna intenzione di causare danni.

Questi comportamenti "aggressivi" si verificano davanti alla visione di una persona, un animale o addirittura un oggetto che percepiamo come adorabile e tenero, insomma, irresistibile! L'emozione generata dalla vista di questo stimolo ci porta, senza volerlo, ad attivare questo tipo di risposta che sembra irragionevole e contraddittoria.

Tuttavia, si tratta di qualcosa di molto comune e che ha una spiegazione: questo fenomeno è stato esplorato e descritto come “espressione dimorfa”.

Le espressioni dimorfe e la loro funzione regolatrice

Le espressioni dimorfe sono reazioni emotive contraddittorie rispetto allo stato emotivo realmente sperimentato. Ad esempio quando ridiamo per i nervi o piangiamo di gioia. In una visione più superficiale basti pensare a come il pianto è associato all’emozione della tristezza ma  può apparire anche davanti alla felicità per agire come meccanismo compensativo.

Si è scoperto attraverso uno studio che questo tipo di reazione si verifica quando l'emozione è tanto travolgente per la sua intensità: in questo caso un'altra emozione opposta appare per bilanciare ciò che si sente.

Così, di fronte a una sensazione improvvisa e incontrollabile di felicità il pianto aiuta a regolarci e lo stesso accade nel fenomeno della “cute-aggression”. In questo caso, lo stimolo tenero e adorabile provoca una tale attivazione emotiva che porta all’insorgenza di un'espressione emotiva contraria (l'aggressività), per ripristinare l'equilibrio. Questo meccanismo consente di recuperare più rapidamente l’equilibrio emotivo.

In queste esibizioni dimorfe, le espressioni emotive positive e quelle negative si verificano contemporaneamente ed in modo disorganizzato. Cioè, la persona può piangere mentre sorride o sorridere mentre stringe i pugni, in una mescolanza di espressioni e una scarsa decifrabilità per chi osserva da fuori senza conosce la situazione. È infatti in funzione del contesto che possiamo capire a quale emozione rispondono realmente queste manifestazioni apparentemente contraddittorie.

Un fenomeno innato e innocuo

Chi ha studiato questo fenomeno ha sottolineato che, anche se chiunque può sperimentare questo dimorfismo emotivo, ci sono alcune persone più inclini di altre. Così, alcune persone presentano emozioni dimorfe più spesso di altre, in diverse situazioni o con maggiore intensità, mentre altre persone reagiscono con maggiore equilibrio emotivo alla tenerezza.

Infine, l'aggressività per le cose belle non è affatto pericolosa. Il nostro desiderio di abbracciare forte un bambino, mordere l'amato o stringere il nostro animale non va oltre queste espressioni leggermente aggressive che restano solo in un impulso o in un’intenzione che non viene consumata.

Tuttavia, ora sappiamo che queste reazioni contraddittorie sono una strategia che il nostro cervello ha trovato per affrontare tanta inaspettata ed irresistibile tenerezza.

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Laura Arena
Veterinaria esperta in benessere animale
Sono un medico veterinario esperto in comportamento animale, mi occupo principalmente di gestione del randagismo e delle colonie feline, benessere animale e maltrattamento animale con approccio forense. Attualmente lavoro in Italia, Spagna e Serbia.
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