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Rugo è una tartaruga che sta lottando per sopravvivere, tiene duro ma non è ancora fuori pericolo. È stata abbandonata con il carapace a pezzi infestato di larve rimesso insieme con dello scotch e del silicone, probabilmente investita e ridotta fin di vita da qualcuno che non ha avuto nemmeno il pensiero di prendersene cura, tanto «è solo una tartaruga».
Rugo è ancora in vita nonostante sia stato recuperato in condizioni tragiche dai volontari del santuario Ippoasi, in provincia di Pisa: è stato portato immediatamente presso la clinica veterinaria Cimarosa, dove è monitorato costantemente dai veterinari e questo bellissimo esemplare di circa 20 anni, di arrendersi non sembra avere alcuna intenzione.
Adesso, dopo quasi 3 settimane sotto osservazione, le larve di mosca che lo stavano lentamente uccidendo dall’interno sono scomparse del tutto, parte del carapace è stato ricostruito e l’animale viene alimentato attualmente per mezzo di una sonda. Le sue condizioni restano comunque gravi, le possibili complicazioni sono molte e se guarirà ci vorrà del tempo.
Ma come scrivono gli operatori di Ippoasi su Facebook, che da quando l'hanno salvato aggiornano gli utenti del suoi progressi: «Noi ci crediamo, vogliamo credere che Rugo possa farcela. Grazie a tutte le persone che stanno seguendo la sua storia. Incrociamo le dita e mandiamo tanti pensieri positivi a questa tartaruga. Forza Rugo, siamo tutti con te!».
Ippoasi è un rifugio per animali che sorge nel verde cuore del Parco di San Rossore, in provincia di Pisa. Al suo interno hanno trovato casa e salvezza da morte certa diversi animali selvatici e non, e tutti vivono e vivranno per sempre nel luogo dove hanno potuto ritrovare la propria natura, totalmente liberi di muoversi nei quasi quattro ettari a loro disposizione, godendo semplicemente della compagnia gli uni degli altri.
Ippoasi è quindi prima di tutto una casa per tutti quegli animali lasciati in difficoltà per le strade quando invece andrebbero sempre soccorsi non raccogliendoli o toccandoli, ma chiamando chi di dovere che in Toscana sono gli operatori del Servizio di soccorso della fauna. Secondo la legge regionale, infatti, è vietato raccogliere in natura e detenere esemplari di fauna selvatica "omeoterma" e pertanto, nel caso si ritrovino esemplari di fauna selvatica in difficoltà, la legge stabilisce che debbano essere segnalati immediatamente agli organi competenti.