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20 Settembre 2024
20:30

Stato di protezione del lupo: oltre 300 ong internazionali si appellano all’UE

Più di 300 organizzazioni ambientaliste hanno chiesto agli Stati membri dell'Unione europea di respingere la proposta della Commissione europea volta a declassare lo status di protezione del lupo.

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Più di 300 organizzazioni ambientaliste e per il benessere degli animali chiedono agli Stati membri dell'Unione europea di respingere la proposta della Commissione europea volta a declassare lo status di protezione del lupo da “rigorosamente protetto” a semplicemente “protetto”.

L’ampia coalizione delle associazioni esorta l’Unione europea e gli Stati membri a «intensificare gli sforzi per promuovere, attraverso misure di prevenzione concrete, la coesistenza tra attività umane e i grandi carnivori, salvaguardando così gli importanti traguardi raggiunti negli ultimi decenni per la conservazione delle specie a rischio e in via di estinzione».

La coalizione europea, a cui aderisce anche il WWF, ha recentemente lanciato una petizione, firmata ad oggi da 300.000 cittadini europei, per fermare la caccia al lupo in Europa e per garantire un’adeguata tutela di una specie essenziale per la biodiversità.

La coalizione delle organizzazioni della società civile e i cittadini europei hanno chiesto all'Unione di:

  • Promuovere la coesistenza: rafforzare le misure preventive, come l'uso di recinzioni e cani da pastore, e renderle più accessibili agli agricoltori;
  • Applicare la protezione: garantire l'eliminazione del bracconaggio e della caccia illegale al lupo e rispettare la Direttiva Habitat;
  • Sensibilizzare: portare avanti attività di divulgazione scientifica e di educazione ambientale sui benefici ecologici e socio-economici del Lupo e della tutela dei suoi habitat;
  • Rispettare la scienza: basare qualsiasi modifica dello status di protezione del lupo su dati scientifici acquisiti e valutati in maniera rigorosa e non su posizioni politiche.

Si tratta di un vero appuntamento con la Storia che deciderà quale strada l'Unione sceglierà di percorrere nel prossimo futuro per la gestione dei grandi carnivori, un dossier bollente sulla scrivania delle istituzioni dei 27, soprattutto all'indomani dell'elezione del nuovo Commissario europeo al benessere degli animali, istituito per la prima volta nella storia.

«In questi giorni gli Stati Membri decideranno se approvare o meno la proposta della Commissione europea sul declassamento della protezione del lupo in Europa – ha dichiarato Dante Caserta, responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia – Il WWF in tutta Europa sta contrastando questa scelta e come WWF Italia chiediamo con forza al Governo italiano e al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin in particolare di opporsi alla proposta anti-scientifica della Commissione».

«La scienza e l'opinione pubblica – aggiunge Caserta – fino ad oggi si sono espressi chiaramente: il declassamento dello status di protezione del Lupo – sia ai sensi della normativa unitaria che della Convenzione di Berna – non è giustificato. Persino la Corte di Giustizia dell’Unione europea si è recentemente pronunciata ben due volte sulla necessità di garantire una protezione rigorosa del lupo ai sensi della Direttiva Habitat. A livello italiano, chiediamo da sempre l’approvazione del nuovo Piano di gestione del Lupo con il rafforzamento e l’attuazione di misure di prevenzione adeguate che possano consentire una convivenza pacifica tra Lupo e uomo. Occorre riavviare un tavolo nazionale per affrontare la questione seriamente con un approccio basato sulla scienza e sul confronto tra tutte le parti interessate».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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