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6 Maggio 2023
17:05

Sparizioni e morti nella colonia felina, Codacons: «Divertirsi a sparare ai gatti è indegno»

L'associazione Consumatori di Lecce sostiene la lotta di una signora del luogo che ha chiesto un aiuto per portare sotto i riflettori dell'attenzione pubblica questa orribile vicenda che purtroppo è stata archiviata dalla Procura della città pugliese.

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Numerosi gatti scomparsi, tre ritrovati con delle ferite d'arma da fuoco a causa delle quali due sono deceduti e uno lotta tra la vita e la morte. È quello che sta succedendo nelle campagne tra Salve e Morciano di Leuca in località San Lasi, nel basso Salento.

«Una vera e propria strage che sta decimando la colonia felina che abita quella zona compiuta da qualche bracconiere che si sarebbe divertito a fare dei gatti dei veri e propri bersagli mobili, sparandogli addosso con munizioni da caccia», ci spiega Cristian Marchello responsabile del Codacons Lecce.

L'associazione Consumatori sostiene la lotta di una donna del luogo che ha chiesto aiuto per portare sotto i riflettori dell'attenzione pubblica questa orribile vicenda: «La signora aveva fatto denuncia presso la Procura della Repubblica di Lecce lamentando le misteriose sparizioni all'interno colonia felina tra Salve e Morciano di Leuca e poi la scoperta di tre gatti colpiti da spari di fucile di cui due morti. La Procura, però, ha dovuto chiedere l’archiviazione, perché nonostante Carabinieri e Forestale abbiano fatto il possibile, compresi degli appostamenti, non sono riusciti a rintracciare i responsabili».

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Il Codacons chiede ovviamente un intervento rapido ai rispettivi comuni per risolvere la situazione, prima che sia troppo tardi: «Si tratta di un gesto di una crudeltà atroce che dimostra un assoluto disprezzo per la vita degli animali e che, oltretutto, mette anche in pericolo gli abitanti della zona, dal momento che stando alle segnalazioni ricevute i bracconieri sparerebbero anche nelle vicinanze delle abitazioni e delle strade generando una situazione di strema pericolosità. Le Forze dell'Ordine hanno fatto quello che potevano e, infatti, la signora non ha lamentato questo, ma il dispiacere di vedere che ci sono personaggi senza scrupoli che non hanno nessun problema a uccidere degli animali indifesi».

Del resto come si sa, non è facile trovare i responsabili di questi fatti: «È vero, però, non è impossibile fare qualcosa. Esiste, infatti, la Legge Regionale n.2 del 2020 che contiene l’Art. 13 che riguarda nello specifico la tutela dei gatti. L’Art. dice che i felini che vivono in stato di libertà sul territorio devono essere protetti e vieta a chiunque di maltrattarli e di allontanarli dal loro habitat. La legge obbliga i Comuni a individuare le colonie, censirle e a pianificare misure adeguate per il controllo e la protezione degli animali».

E quale sarebbe il modo di proteggerli? «Basterebbe emanare un’ordinanza contingibile e urgente per vietare la caccia in quella zona. Qualcuno potrebbe ribattere che la caccia è una competenza della Regione.  Vero, però, alcune pronunce della giurisprudenza consentono ai sindaci di adottare ordinanze di carattere urgente quando si tratta di salvaguardare determinati interessi protetti dalla legge. E, in questo caso, a mio parere ci sarebbero tutti i presupposti».

Risposte dalle istituzioni, al momento, non ne sono arrivate: «Noi, purtroppo, dal punto giuridico non abbiamo grandi poteri. La cosa che possiamo fare è portare questa orribile vicenda all’attenzione pubblica sperando che qualcuno, come il sindaco di Salve per esempio, faccia un passo avanti, in qualche modo».

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Simona Sirianni
Giornalista
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