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7 Febbraio 2024
15:02

Sono probabilmente riuscite a fuggire le orche rimaste intrappolate nel ghiaccio in Giappone

Le orche che erano rimaste intrappolate nel ghiaccio marino in Giappone non sono più state trovate. Secondo i funzionari locali sono molto probabilmente riuscite a raggiungere il mare aperto dopo che la superficie di mare ghiacciata si è ridotta.

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Martedì mattina un gruppo di circa 13 orche è rimasto intrappolato nel ghiaccio marino vicino alla città di Rausu, in Giappone. La TV pubblica giapponese NHK ha anche diffuso un video, circolato parecchio, che mostrava i cetacei circondati dal ghiaccio e che a fatica emergevano per respirare dall'unica piccola apertura di circa 10 metri. Le autorità locali e gli esperti hanno monitorando da vicino la situazione, sperando in un cambiamento delle condizioni atmosferiche e mercoledì mattina, dopo aver cercato le orche per circa un'ora e mezza, non le hanno più avvistate.

Secondo le autorità cittadine, la superficie di ghiaccio alla deriva si è molto ridotta rispetto a martedì e la speranza è che ciò abbia permesso al gruppo di immergersi e raggiungere finalmente il mare aperto. Il mare che bagna l'Hokkaidō orientale, dove si trova la città di Rausu, in genere viene ricoperto da ampie distese di ghiaccio durante l'inverno, tuttavia negli ultimi si è verificata una progressiva riduzione delle superficie ghiacciata a causa dell'aumento delle temperature dell'acqua.

Secondo l'osservatorio meteorologico locale, però, un'improvvisa e anomala ondata di freddo iniziata lunedì ha contribuito a far aumentare rapidamente la superficie ghiacciata, ostacolando e intrappolando le orche. Le orche (Orcinus orca), come tutti i cetacei sono mammiferi, per cui hanno bisogno di emergere periodicamente dall'acqua per poter respirare. I cetacei più grandi, come le balene, possono immergersi e trascorrere lunghi periodi sott'acqua, ma le orche, generalmente, trattengono il respiro solo per pochi minuti alla volta.

Il gruppo, non potendo trattenere il respiro e raggiungere il mare aperto nuotando sotto la superficie ghiacciata, è rimasto così intrappolato e circondato dal ghiaccio. Sempre secondo NHK, nel pod – come vengono chiamati i branchi di orche – c'erano anche alcuni individui che, mentre facevano su è già nell'acqua per respirare dalla piccola apertura, mostravano anche alcune ferite sul muso e sulle mandibole, probabilmente causate dallo sfregamento contro la superficie dura e tagliente del ghiaccio.

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Il video mostrato in TV, realizzato con un drone dall'associazione ambientalista Wildlife Pro, aveva suscitato parecchia preoccupazione sia dentro che fuori dal Giappone e in molti aveva richiesto l'intervento del governo giapponese. Era stata anche inoltrata una richiesta al Ministero della Difesa per inviare una nave rompighiaccio e aiutare i cetacei a raggiungere il mare aperto ma sebbene i cetacei si trovassero nelle acque giapponesi, non erano troppo distanti da un'isola ancora oggi contesa tra Giappone e Russia, cosa che ha ulteriormente complicato le operazioni.

Ma nonostante ciò Yoshimasa Hayashi, segretario capo del Gabinetto, aveva comunque dichiarato ai media locali che i funzionari del governo stavano monitorando con molta attenzione la situazione e che Giappone e Russia erano in costante dialogo sulla questione. Fortunatamente, non è stato necessario alcun intervento e, nel giro di poche ore, le orche sono probabilmente riuscite a trovare un varco nel ghiaccio e a raggiugnere finalmente il mare aperto.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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