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20 Giugno 2022
15:20

Scimpanzé “innovatori”: costruiscono pozzi e poi trasmettono il comportamento

L'arrivo di una nuova femmina all'interno di una comunità di scimpanzé ha portato all’introduzione e alla diffusione culturale di un nuovo comportamento utile per sfruttare al meglio le risorse idriche.

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scimpanzé

Molte specie animali affrontano nuovi problemi di rilevanza ecologica elaborando e "inventando" nuove soluzioni comportamentali. Non solo, queste nuove invenzioni adottate da uno o più individui di una data popolazione, possono poi essere imitate e acquisite tramite un processo di apprendimento sociale da individui “spettatori” portando alla diffusione di queste innovazioni comportamentali fra gli altri individui di una data popolazione grazie dunque ad un vero e proprio processo di trasmissione culturale simile a quello che caratterizza l'evoluzione e la trasmissione dei comportamenti e delle informazioni culturali nella nostra specie.

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Primates, un gruppo di ricercatori ha studiato il comportamento di una comunità di circa 120 scimpanzé che abitano la foresta centrale di Budongo in Uganda, facendo particolarmente attenzione alle soluzioni comportamentali che gli stessi adottavano per affrontare un problema ecologico di notevole rilevanza: l’accesso all’acqua.

Per gli scimpanzé abituati a vivere nell’ambiente della foresta pluviale in realtà l’acqua è raramente una risorsa ecologica limitante data la sua abbondante disponibilità durante tutto l’arco dell’anno. Ciononostante in questo habitat e in altri ambienti dove gli scimpanzé possono vivere, come ad esempio l’habitat di savana, possono verificarsi dei periodi di siccità dove l’acqua è meno disponibile.

In questi contesti di carenza d’acqua, è stato precedentemente osservato in almeno 3 comunità di scimpanzé l’introduzione di un adattamento comportamentale notevole, il cosiddetto “well-digging”. Gli scimpanzé riescono infatti a creare dei piccoli pozzi d’acqua a partire da escavazioni eseguite a mano vicino a delle sorgenti d’acqua disidratate come ad esempio possono esserlo i letti di alcuni fiumiciattoli o anche in prossimità di corsi d’acqua esistenti con l’obiettivo aggiuntivo in questo caso di filtrare l’acqua e renderla più potabile.

Nella comunità osservata dai ricercatori in questo studio, gli scimpanzé si trovano ad avere accesso durante la stagione secca ad un’unica fonte d’acqua consistente in un bacino idrico che diventava fangoso e sporco a seguito del ristagno d’acqua. In questo contesto si è verificato un evento che sembra aver innescato un processo di evoluzione e trasmissione culturale di un nuovo comportamento negli scimpanzé: l’immigrazione di una femmina sub-adulta di nome Ony.

Sin dal suo arrivo in questa comunità di scimpanzé nel 2014, Ony ha sin da subito mostrato l’invenzione del comportamento di “well-digging”, scavando dei piccoli pozzetti attorno al bacino idrico della comunità in modo tale da far fluire l’acqua per circa una decina di secondi, filtrandola parzialmente per poi berla subito dopo.

I ricercatori non erano gli unici individui attenti ad osservare questo nuovo comportamento importato nel gruppo da Ony: alcuni scimpanzé osservavano incuriositi il comportamento della nuova arrivata, avvicinandosi e utilizzando i pozzetti costruiti da Ony per abbeverarsi a loro volta quando quest’ultima avesse finito.

A partire dall’arrivo di Ony e per un periodo seguente di circa 4 anni, i ricercatori hanno visto come fino a 20 scimpanzé hanno iniziato a utilizzare questa nuova tecnica comportamentale evidenziando la presenza di almeno 56 eventi in cui gli scimpanzé creavano pozzetti per filtrare e bere l’acqua.

Vista la sequenza degli eventi (arrivo di Ony –> emergenza di un nuovo comportamento –> diffusione del comportamento fra gli altri membri della comunità) i ricercatori ipotizzano che sia avvenuto un vero e proprio processo di trasmissione culturale di un comportamento innovativo emerso ex novo in un singolo individuo, in questo caso una nuova femmina immigrata in un nuovo gruppo.

Viene evidenziata in questo modo sia la notevole plasticità comportamentale degli scimpanzé che permette loro di elaborare nuove strategie comportamentali a fronte di nuovi problemi ambientali, sia le specifiche caratteristiche del processo di evoluzione e trasmissione culturale di nuovi comportamenti come ad esempio la possibile dipendenza di tale processo dallo spostamento e dalla migrazione di individui “innovatori” da una popolazione in cui si è sviluppato un nuovo comportamento ad una popolazione in cui lo stesso non è emerso per ragioni principalmente contingenti all’ambiente di riferimento piuttosto che a limiti e a differenze intrinseche fra gli individui che compongono le varie popolazioni (es. differenze genetiche).

Insieme questi risultati evidenziano una triplice natura comportamentale degli scimpanzé:

  • Percezione igienica: gli scimpanzé preferiscono abbeverarsi da sorgenti d’acqua all’apparenza più pulite rispetto a quelle più sporche con ovvi e dimostrabili vantaggi adattativi legati al grado di contaminazione delle stesse.
  • Capacità d’inventiva: gli scimpanzé riescono ad elaborare ex novo una soluzione comportamentale adeguata e innovativa per riuscire sia ad accedere alla sorgente d’acqua, sia per filtrarla almeno parzialmente.
  • Capacità di imitare e apprendere dagli altri: gli individui che osservano altri scimpanzé effettuare questo comportamento, possono a loro volta sfruttare quest’esperienza indiretta per imitare e acquisire loro stessi questo comportamento innovativo, ciò ha come conseguenza l’evoluzione di nuovi comportamenti e la trasmissione culturale degli stessi senza la necessità che si verifichi un processo di evoluzione genetica/biologica di base.
Sono un biologo naturalista di formazione, attualmente studente magistrale presso L'università di Pisa. Comprendere i meccanismi che muovono il comportamento degli animali e le ragioni che ne hanno permesso la loro evoluzione sono le domande principali che muovono la mia ricerca e la mia passione per l'etologia. Rispondendo ad esse, tento di ricostruire sia il filo conduttore che accomuna l'etologia di ogni specie animale, sia le differenze che distanziano ogni ramo evolutivo dall'altro.
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