video suggerito
video suggerito
18 Dicembre 2023
10:38

Raccolte 591 firme per abolire i fuochi d’artificio a Pozzallo

Cittadini e volontari animalisti hanno depositato presso gli uffici del Comune di Pozzallo un totale di 591 firme raccolte per chiedere di abolire i fuochi d'artificio durante tutte le celebrazioni religiose, compreso il periodo natalizio.

fuochi d'artificio

A Pozzallo, in provincia di Ragusa, i cittadini hanno consegnato al sindaco Roberto Ammatuna 591 firme per richiedere l'abolizione dei fuochi d'artificio durante il Capodanno e, in generale, in tutte le festività religiose, al fine di tutelare gli animali.

Il promotore della petizione è stato Antonio Cicciarella, un attivista impegnato da anni nel promuovere iniziative a favore del benessere animale e volontario attivo nella comunità. L'iniziativa, supportata anche dall'associazione animalista "Gli Aristogatti", ha ottenuto un notevole successo, con i volontari che sono riusciti a raccogliere quasi 600 firme. Queste sono state presentate all'ufficio del Primo Cittadino, il quale si è dichiarato disponibile ad ascoltare le esigenze della comunità.

«Un gruppo nutrito di pozzallesi chiede al Comune di sospendere in via definitiva l'uso di fuochi d'artificio, fumogeni, petardi, bombe e simili nel corso delle feste religiose che imperversano da Pasqua fino a Natale. È dimostrato scientificamente che i fuochi d'artificio hanno effetti negativi sull'ambiente, sull'uomo, sugli animali terrorizzati dai rumori», hanno scritto i cittadini nell'istanza presentata presso gli uffici comunali, sottolineando come queste modalità di festeggiamento, sempre più spesso utilizzate in occasioni di feste religiose, siano dannose per tutti gli animali del pianeta, sia quelli che convivono con noi, sia quelli liberi e selvatici.

L'obiettivo, come precisano i cittadini nell'istanza, è garantire non solo la salvaguardia delle categorie più fragili ma anche evitare i pericoli che tali attività comportano nei confronti degli animali: «Alcuni cani o gatti, spesso restano traumatizzati dai rumori e possono scappare dai giardini, rischiando di essere investiti e subire gravi conseguenze, o causarne a chi si trova alla guida».

Com’è ormai risaputo infatti, sebbene gli esseri umani possano trovare divertimento nei botti, spari e fuochi d'artificio, purtroppo sono sempre gli animali a subirne le conseguenze, insieme a individui più sensibili come persone autistiche o affette da disabilità. Gli spari causano terrore negli animali, provocando stress e malessere e portandoli in alcuni casi più gravi addirittura alla morte.

Ogni anno infatti, puntualmente, si legge un vero e proprio bollettino di guerra all'indomani di Capodanno: cani smarriti e mai più ritrovati, gatti incidentati, uccelli caduti dai nidi e animali selvatici disorientati. Queste situazioni e non solo, si ripetono a causa dei botti che fanno tremare le città italiane, tra luci scintillanti nel cielo e suoni rimbombanti di paura nelle orecchie degli animali, che non riescono a percepire il nostro stesso divertimento e che anzi ne rimangono terrorizzati e spaventati. «Considerato che è diventata una abitudine quella di onorare le feste religiose patronali, compleanni, anniversari, cresime, comunioni con i botti pirotecnici. Considerato che la bellezza non giustifica il loro uso né lo giustifica la loro tradizione poiché l'impatto sull'ambiente, sull'uomo e soprattutto sugli animali è devastante. Considerato che gli animali hanno un udito più sviluppato di quello umano, ad esempio un cane percepisce un rumore a una distanza 4 volte superiore rispetto agli uomini. Considerato che i botti pirotecnici scatenano negli animali paura e panico inducendoli a reazioni incontrollate e pericolose», continuano i cittadini.

I volontari e i cittadini di Pozzallo non mirano soltanto a vietare l'uso di botti e petardi, ma anche a promuovere la consapevolezza: «Con questa petizione popolare vogliamo sensibilizzare e invitare l'amministrazione comunale ad emettere una ordinanza per fermare questa usanza che fa danni agli uomini e agli animali, prendendo in considerazioni alternative ecologiche e non rumorose nel rispetto dell'ambiente, dell'uomo e degli animali».

È ormai chiaro che i fuochi d'artificio rappresentano una minaccia, ormai non più trascurabile, sia per gli animali domestici che per quelli selvatici. È fondamentale continuare a fare pressione sulle amministrazioni e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento.

Nel corso degli ultimi decenni, si è assistito a un crescente numero di associazioni animaliste che hanno rivolto appelli alle amministrazioni comunali presenti su tutto il territorio nazionale, esortandole a vietare l'uso dei botti al fine di tutelare il benessere degli animali. Mentre alcune amministrazioni hanno risposto positivamente e continuano a farlo, purtroppo, da altre non giunge alcuna risposta, consentendo che i botti persistano nell'indifferenza generale, causando ogni anno la morte di numerosi animali.

Solo attraverso un impegno congiunto e una maggiore consapevolezza si può sperare di porre fine a questa triste realtà proteggendo la vita e il benessere degli animali, garantendo loro un ambiente sicuro e privo di pericoli causati da pratiche tradizionali che oggi si rivelano obsolete e dannose.

Invece di ricorrere a botti e spari dannosi, oggigiorno è possibile scegliere strumenti e forme di celebrazione che abbiano un impatto positivo sull'ambiente circostante, consentendo al tempo stesso di trascorrere momenti festosi, rispettando però le necessità di tutti. Ad esempio, si potrebbero utilizzare luci colorate o bastoncini luminosi, per creare un'atmosfera festosa e coinvolgente, che non terrorizzi gli animali che insieme a noi abitano il pianeta.

«Un grazie a tutti coloro che liberamente è spontaneamente sono venuti a firmare la petizione. Ringrazio il gruppo gli Aristogatti  e il medico veterinario Enrico Asta, 600 famiglie hanno scelto di volere l'alternativa ai botti. Tra le firme troviamo anche assessori, veterinari ecc.  Non abbiamo niente con la chiesa, vogliamo le tradizioni chiediamo solo di evolversi verso una società civile. Ci sono le alternative che porteremo a conoscenza dell'amministrazione. Sempre dalla parte dei più deboli animali, disabili e anziani questo è il primo passo da fare», ha dichiarato Cicciarella sul proprio profilo facebook dopo aver consegnato la raccolta firme presso il Comune di Pozzallo.

Avatar utente
Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views