Per molti anni si pensava fosse estinto: ecco chi è il toporagno elefante

La sua esistenza, per lungo tempo, è stata considerata un enigma irrisolto. Fino al 2019, quando alcuni individui sono ricomparsi davanti agli occhi di una squadra di ricercatori a nord-ovest della Somalia settentrionale.

17 Aprile 2024
13:23
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Nascosto tra le rocce e le aree desertiche dell'Africa orientale, si cela un piccolo mammifero imparentato con elefanti, lamantini e oritteropi, ma che misura solo pochi centimetri: il toporagno elefante somalo, noto anche come sengi somalo (Elephantulus revoili), un piccolo animale dalle dimensioni di un topo, ma dalle caratteristiche uniche che lo rendono un vero gioiello di biodiversità. Dal 1968, questo enigmatico animale figura nella lista delle 25 "specie perdute" del Global Wildlife Conservation, rappresentando uno dei più grandi misteri tra i mammiferi africani. La sua esistenza, per lungo tempo, è stata considerata un enigma irrisolto ameno fino al 2019, quando alcuni individui sono ricomparsi davanti agli occhi di una squadra di ricercatori, nella Repubblica di Gibuti, al confine nord-ovest con la Somalia.

L'annuncio della riscoperta del sengi somalo è giunto attraverso le pagine della rivista PeerJ, confermando la sua presenza nel territorio di Gibuti. Tuttavia, ciò che potrebbe sembrare una sorpresa per molti, non lo è stato per gli abitanti locali. Quando i ricercatori hanno mostrato delle foto degli esemplari conservati nei musei agli abitanti del luogo, questi hanno immediatamente riconosciuto l'animale, suggerendo che il toporagno somalo non era affatto "perduto" per loro. Infatti, grazie l'assistenza preziosa degli abitanti locali, i ricercatori hanno organizzato una spedizione per catturare immagini di questo elusivo mammifero, piazzando fototrappole tra le rocce e gli anfratti dove il sengi si rifugia per difendersi dai predatori. I risultati sono stati sorprendenti: durante l'intera spedizione sono stati osservati 12 esemplari diversi, consentendo di acquisire le prime foto e video di questi animali.

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Nonostante le preoccupazioni iniziali riguardo alla possibile minaccia per l'habitat di questa specie, la spedizione non ha rilevato alcuna presenza di pericoli imminenti. L'ambiente arido e inospitale in cui vive il sengi somalo sembra offrire una protezione naturale contro le attività umane. Di conseguenza, i ricercatori hanno consigliato all'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) di rivalutare lo status di rischio di questa specie, suggerendo di ridurne il livello di preoccupazione nella Lista Rossa delle specie minacciate.

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Giovanna Scozzese
Video editor
Fotografa e Videomaker di formazione, ho avuto da sempre la necessità di legarmi al reale, a tutto ciò che mi circonda, vivendo in simbiosi con il mondo esterno. La natura fa parte di me, sin da bambina ho avuto modo di conoscerla, scoprirla e viverla. Mi sforzo ogni giorno di fortificare il mio interesse su ciò che potremmo creare e cambiare nei confronti del nostro Pianeta, un luogo in cui noi siamo solo di passaggio.
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