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14 Novembre 2023
10:30

Per i gatti nel nord Sardegna parte la campagna di sterilizzazione “Fai la cosa giusta”

Per i felini di proprietà dei comuni dell’alta Gallura, è iniziata la campagna di sterilizzazione promossa dai volontari dal rifugio Arca Sarda di Santa Teresa, assieme a un’associazione tedesca per la tutela degli animali. Con un rimborso spese di 30 euro si combatte il randagismo e l’abbandono di cuccioli spesso destinati a non sopravvivere.

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Un gatto del rifugio Arca Sarda

Si è aperta da pochi giorni la campagna di sterilizzazione a prezzi popolari rivolta ai gatti del Nord della Sardegna. L’iniziativa “Fai la cosa giusta” è promossa dall’associazione di volontari Arca Sarda che gestisce il rifugio a Santa Teresa Gallura, in collaborazione con la RespekTiere e.V., associazione tedesca per la tutela degli animali con la quale è attiva una collaborazione dagli anni 90.

Il periodo destinato all’iniziativa si protrarrà sino a fine gennaio 2024, per dar modo ai proprietari dei gatti di pianificare l’intervento sui propri felini presso i tre veterinari della zona designati, nelle loro sedi di Santa Teresa Gallura, Arzachena e Calangianus.

Si tratta di un’occasione che permette agli abitanti dell’alta Gallura che hanno bisogno di un aiuto per le loro spese per gli animali, o che proprio non hanno le possibilità economiche di fronteggiare l’intervento, di mettere in sicurezza i loro gatti con un rimborso spese di almeno 30 euro. Non tutti infatti sono disponibili a impegnarsi in una spesa dal veterinario che per le gatte ha un costo sino a 200 euro e oltre, e viceversa sono molte le famiglie che permettono ai loro gatti di fare le passeggiatine nei dintorni fuori casa, complice la tranquillità dei paesi sardi.

Ma questo fa sì che siano poi molti i casi di abbandono dei piccoli, con l’aumento del randagismo, o addirittura con ricorso alla soppressione delle cucciolate indesiderate. Senza contare i ferimenti continui dei felini in seguito alle lotte tra i maschi per il predominio sulle femmine del territorio, e delle femmine stesse, preda della violenza dei primi.

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Gatti del rifugio

«L’iniziativa che portiamo avanti da dieci anni, è rivolta ai gatti di proprietà e punta ad aiutare, con un abbattimento dei costi, le persone che sono ancora restie, per motivi di non conoscenza o economici, a far sterilizzare i propri gatti – spiega Jada Deroma, presidente dell’associazione Arca Sarda- È vero che chi prende un gatto dovrebbe assumersi anche la sua responsabilità economica, ma a volte puo’ capitare che sia difficile che questa disponibilità ci sia. Vogliamo evitare che si moltiplichino i casi di randagismo e situazioni tipo quella di pochi giorni fa, quando è stato trovata, lungo la via principale del paese, una scatola di scarpe con dentro una cucciolata di gattini appena nati».  I piccoli sono stati trasportati al rifugio e per loro è stato chiesto l’intervento di una gatta balia esterna, ma in genere questi abbandoni si traducono in morte certa per i cuccioli.

Nella campagna “Fai la cosa giusta” che si è tenuta lo scorso anno, da dicembre 2022 a gennaio 2023, sono stati sterilizzati 157 gatti, 59 maschi e 98 femmine, l’anno prima 199 gatti, 64 maschi e 135 femmine. In totale, dal primo anno della campagna, sono stati 1.330 i felini sterilizzati. Un impegno crescente nella limitazione delle nascite e del randagismo che tuttavia non ha tolto lavoro quotidiano alle volontarie dell’Arca Sarda, sostenute nelle loro fatiche dal contributo economico offerto dall' associazione animalista, che invia soldi e cibo dalla Germania.

«Attualmente nel rifugio sono presenti circa 150 gatti e 50 cani. La loro sopravvivenza è garantita al novanta per cento dal sostegno economico dell’associazione tedesca RespekTiere e.V, che ne cura anche, all’ ottanta per cento, le adozioni e, in parte esigua, da un contributo forfettario annuo del Comune destinato ai cani. Arca Sarda in ogni caso- prosegue Jada – opera sul territorio tutto l’anno, attraverso l’aiuto di volontari, provvedendo alla sterilizzazione di gatti selvatici e randagi, e sostenendo, anche attraverso la fornitura di cibo, le colonie feline individuate nelle varie frazioni del comune».

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Un cartello d’ingresso del rifugio

Grazie all’associazione vengono inoltre favoriti i ricongiungimenti tra cani e gatti smarriti e le loro famiglie, attraverso la pubblicazione delle foto sui siti dedicati e sulla pagina Facebook dell’associazione. Sono molti i gatti, ma anche i cani, di proprietà che vengono lasciati liberi di muoversi fuori casa, o che scappano dai terreni in periodo di caccia, per paura degli spari, rischiando la vita per investimento o ferimenti imprevisti. In questi casi chi ritrova questi animali smarriti li porta al rifugio, dove vengono curati e rifocillati in attesa che i proprietari si presentino a riprenderli. Purtroppo questo non sempre capita, e in questi casi il rifugio se ne fa carico sino a un’eventuale adozione.

«Possono partecipare alla campagna di sterilizzazione, chiamando il numero dedicato, tutti i proprietari di gatti delle cittadine del nord della Gallura, in particolare di Santa Teresa , Vignola, Aglientu, Palau, Arzachena, Calangianus e tutte le zone limitrofe. Ci stanno in realtà chiamando da molte altre località della Sardegna, ma purtroppo, per mancanza di fondi, non possiamo accogliere le domande e siamo costretti a rifiutare». Conclude con rammarico Jada Deroma.

Chissà che chi presiede al benessere e alla salute dei suoi cittadini, e quindi a quella degli animali che con loro convivono, non capisca l’importanza di dedicare sostegno e risorse a queste iniziative, che ogni Comune dovrebbe organizzare e promuovere, a favore di tutta la comunità.

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Un gatto del rifugio
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Daniela Scamuzzi
Giornalista
Sono giornalista professionista, vivo e lavoro tra Roma e la Sardegna, terra delle mie origini. Mi occupo da anni di salute, ecologia e welfare per agenzie di stampa, televisione, periodici. Amo la natura, sono vegetariana, credo e mi impegno per un mondo che finalmente impari a rispettare realmente la vita degli animali e la loro libertà.
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