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8 Settembre 2023
16:59

Per gli squali balena il turismo eccessivo sta diventando un problema

Quando vengono avvicinati dalle imbarcazioni dei turisti, i pacifici squali balena mettono in atto comportamenti che ricordano una repentina fuga di fronte a un pericolo, come se considerassero le attenzioni degli umani alla pari di quelle di un predatore.

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Gli squali balena (Rhincodon typus) del Messico – i pesci più grandi del mondo – stanno cominciando a rispondere negativamente alle frequenti visite che ricevono da parte dei turisti. Ogni qual volta vengono infatti avvicinati dalle imbarcazioni che trasportano i subacquei al largo, questi pacifici squali mettono in atto comportamenti che ricordano una repentina fuga di fronte a un pericolo, come se considerassero le attenzioni degli umani alla pari di quelle di un predatore. A dirlo è uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports,

Lo squalo balena è uno dei pesci più grandi e pesanti che siano mai esistiti ma differenza di altre specie di squalo non è un predatore e si nutre prevalentemente di minuscolo plancton. Grazie alla sue dimensioni, però, non teme molti predatori, tuttavia da quello che si sta vedendo in Messico sembra aver cominciato a non apprezzare la nostra presenza, anche nei casi in cui desideriamo solo ammirarlo e riprenderlo per qualche foto.

Joel Gayford, fra gli autori dell'articolo e docente all‘Imperial College di Londra, non sa come mai questo comportamento si sia diffuso, tra l'altro in fretta, all'interno della popolazione messicana di squali balena, ma è certo che questo fenomeno è collegato all'aumento spropositato del numero di turisti che ogni anno raggiungono le coste pacifiche del Messico, per nuotare insieme ai "grandi pesci", come li chiamano da queste parti.

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Per definire però il trend di questo fenomeno, Gayford insieme ad altri colleghi hanno analizzato 39 video di squali balena ripresi dall'alto, nella baia di La Paz, all'interno del Golfo della California, cercando di valutare anche in quanto tempo questi pesci mutano il loro atteggiamento di fronte ai turisti. Di questi 39 video, ben 20 includevano inoltre le riprese di un nuotatore che imitava il comportamento ecoturistico, mentre gli altri 19 contenevano squali che nuotavano tranquillamente in isolamento.

I ricercatori hanno così notato che gli squali balena riescono a riconoscere il movimento di un uomo in acqua e i rumori prodotti dai mezzi utilizzati per prendere il largo velocemente, tanto che dopo pochi minuti – usati per comprendere le distanze – cominciano ad assumere i comportamenti di fuga, tra cui delle immersioni profonde e repentine.

Questo è un bel problema, non solo per il settore turistico della zona, ma soprattutto per gli animali, visto che a causa di tale evitamento e dell'aumento esponenziale di turisti c'è il rischio che gli squali balena comincino ad avere difficoltà a procurarsi il cibo nella zona, influenzando così anche il loro successo riproduttivo. Le popolazioni pacifiche di Rhincodon typus – il suo nome scientifico – prediligono infatti riprodursi in queste acque rispetto altre aree della costa messicana, quindi un aumento del disturbo antropico andrebbe a impedire a diverse femmine di nutrirsi in previsione della nascita dei piccoli.

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Ciò che Gayford e gli altri autori dell'articolo consigliano agli operatori turistici della zona è di abbandonare temporaneamente alcuni settori del golfo e di valutare lo status emotivo degli animali, prima di concedere ai turisti di avvicinarsi di nuovo. Dotarsi inoltre di mezzi meno rumorosi e in generale di maggiore pazienza potrebbe favorire un avvicinamento meno impattante agli squali balena, che bisogna approcciare sempre in maniera adeguata.

Questi pesci sono molto sensibili e non apprezzano più di tanto i rumori. E in particolare la loro fuga può essere stata provocata da alcuni passati comportamenti scorretti dei turisti, che affascinati così tanto dalla loro grandezza potrebbero essersi spinti a toccare gli squali o a dare loro fastidio. Per questo gli scienziati auspicano che da parte del governo centrale vengano proposte nuove leggi che impediscano a tutti i turisti di provocare troppo disturbo alla fauna marina.

Il turismo naturalistico eccessivo e di massa, sta diventando un problema serio per questi pesci anche in altri regioni del mondo. In una località delle Filippine gli squali vengono addirittura attirati con del cibo per permettere ai turisti di nuotare con loro, ma un'altra ricerca ha dimostrato che anche questo altera pericolosamente il loro comportamento.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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