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12 Febbraio 2024
12:46

Non vedente con il cane guida rifiutata da un albergo in Val di Fassa

Aveva deciso di trascorrere le sue vacanze a Moena, in Trentino, ma l'albergo nel quale voleva soggiornare ha rifiutato la sua prenotazione a causa della presenza del cane guida. La vicenda, vissuta da una donna non vedente è stata raccontata dalla protagonista che si è affidata all'onlus fiorentina "Vorreiprendereiltreno" che si occupa di inclusione sociale.

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Una storia di ordinaria, purtroppo, inciviltà successa nei confronti di una persona non vedente e del suo cane guida. Una vicenda che viene raccontata dalla stessa protagonista che si è vista rispondere un "no" secco alla sua prenotazione dai titolari dell'albergo dove avrebbe voluto alloggiare per la sua vacanza, a causa della presenza dell’animale.

Con un post sull’account Facebook dell’associazione “Vorreiprendereiltreno", onlus fiorentina fondata da Iacopo Melio e impegnata nella sensibilizzazione e nell'abbattimento delle barriere architettoniche sia sociali che culturali, la signora spiega cosa le è successo.

«Mi chiamo F., e ho un cane guida, essendo una persona cieca. Volevo molto fare una vacanza in montagna all'insegna del relax. Avevo scelto Moena, in Val di Fassa, anche perché avevo trovato un albergo che faceva proprio al caso mio. Ma, alla mail inviata per prenotare, facendo logicamente accenno al fatto che sarei stata accompagnata dal mio cane, sapete quale è stata la risposta? Purtroppo il nostro regolamento, pubblicizzato anche sul nostro sito, non prevede l'accesso di animali di alcun genere in struttura, ragion per cui, anche a tutela degli ospiti che ci scelgono proprio per questa clausola ci troviamo costretti, con profondo dispiacere, a non poter derogare».

Una puntualizzazione è d'obbligo: gli alberghi sono strutture private e come tali sull’accogliere animali o meno, sono loro che decidono le regole. In questo caso, però, si tratta di un cane guida. «Davanti a quel "no" così perentorio, ho fatto presente ai titolari dell’albergo che si trattava di un cane guida e che la legge dice ben altro. A poco è servito, la loro posizione non è cambiata». È qui che entra in gioco Vorreiprendereiltreno alla quale F. si affida: l'associazione decide di chiamare l’albergo per ricordare ai proprietari che la loro risposta rappresenta un atto discriminatorio e che la legge è inderogabile non di certo il loro regolamento.

«Incredibile a dirsi, ma a stretto giro da quella telefonata, guarda un po’ che mi richiamano immediatamente e mi dicono che se voglio posso tranquillamente procedere con la mia prenotazione. Naturalmente, rifiuto perché non voglio certo né passare la mia vacanza, né tantomeno dare guadagno ad un albergo che discrimina».  F., conclude con una riflessione: «Mi chiedo onestamente come sia possibile che noi, persone con disabilità, possiamo veder riconosciuti i nostri diritti solo quando una Onlus decide di intervenire per difenderli. Naturalmente sono grata a #vorreiprendereiltreno ma, in un mondo civile, tutto questo non dovrebbe succedere».

Ancora troppo spesso succede che nonostante la Legge n. 37/1974 aggiornata poi con la legge 60/2006 reciti «la persona non vedente coadiuvata dal cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico» non venga permesso loro di soggiornare in un albergo, di entrare in un ristorante, prendere un taxi o utilizzare mezzi di trasporto pubblico.

Bisogna anche dire che  sono sempre di più le strutture che accolgono gli animali e ancora di più i cani guida. A questi animali, il 16 ottobre, è dedicata la Giornata nazionale del cane guida, istituita dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per favorire riflessione e conoscenza sull'importanza dei più preziosi alleati delle persone non vedenti. Non dimentichiamo, però, di fare una riflessione anche sul benessere dell’animale perché se è evidente a tutti il grande valore sociale di quello che fanno questi cani, lo è meno invece la loro considerazione come esseri senzienti con bisogni propri da soddisfare di cui dovremmo avere altrettanto rispetto.

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Simona Sirianni
Giornalista
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