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13 Dicembre 2023
9:54

Multe fino a 2 mila euro per chi darà da mangiare ai cinghiali nei centri abitati in Liguria

In Liguria chi sarà sorpreso a dare da mangiare ai cinghiali nei centri abitati rischierà dai 500 ai 2.000 euro di multa. La giunta ha inserito la norma all’interno di un emendamento collegato alla Legge di Stabilità. Il divieto sarà esteso anche ad altri animali selvatici come lupi, volpi, cervi, daini e istrici.

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(Credits Petra da Pixabay)

In Liguria chi sarà sorpreso a dare da mangiare ai cinghiali nei centri abitati rischierà dai 500 ai 2.000 euro di multa. La norma è stata recentemente inserita dall’amministrazione regionale all’interno di un emendamento di giunta presentato in commissione e collegato alla Legge di Stabilità con l’obiettivo di contrastare la sempre più massiccia presenza di ungulati a ridosso delle case, specie a Genova. Regione Liguria vieterà in questo modo il “foraggiamento in ambito urbano” modificando la legge regionale per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio.

Anche se l’obiettivo principale del divieto saranno i cinghiali, specie sempre più al centro delle cronache nella stretta lingua di terra ligure tra la montagna e il mare, la norma vuole bloccare la somministrazione di cibo anche a tutti gli esemplari di fauna selvatica appartenenti alle specie considerate “pericolose per la pubblica incolumità e la salute dell’uomo”, inserite nell’apposito elenco ministeriale del 1996: lupi, volpi, cervi, daini e istrici. E Regione Liguria sembra particolarmente intenzionata a far valere la nuova norma, tanto che nel bilancio è stato inserito un incasso previsto di 5.000 euro come proventi delle sanzioni.

«Diversi Comuni, soprattutto quelli costieri più grandi, hanno già qualche ordinanza attiva per contrastare questo fenomeno – commenta all’agenzia Dire l’assessore regionale all’Agricoltura e vice presidente di Regione Liguria, Alessandro Piana – con questo provvedimento uniformiamo tutto il territorio regionale e, tra l’altro, evitiamo anche di incorrere in sanzioni dal commissario per il contrasto alla peste suina africana. Contrastare il foraggiamento degli animali selvatici è anche una questione di decoro urbano, diamo una mano ai Comuni che stanno facendo tanto per la raccolta differenziata specie dell’umido ed evitare che i cinghiali vadano a rovesciare i cassonetti alla ricerca di cibo».
«Il divieto non riguarda il foraggiamento al di fuori dei centri urbani – conclude Piana – fatto a scopo dissuasivo, perché aiuta ad allontanare i cinghiali dalle città».

La Liguria, come noto, ormai da mesi fa i conti con le conseguenze della difficile convivenza tra umani e cinghiali, specie nei centri abitati maggiormente popolati, Genova su tutti. Ormai non si contano più gli avvistamenti sulle strade del capoluogo con pericoli potenziali e concreti per automobilisti e motociclisti. Sullo sfondo, inoltre, c’è sempre la delicata questione della peste suina africana con il recente superamento dei mille casi tra Liguria e Piemonte con 118 Comuni toccati dall’inizio dell’emergenza.

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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