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9 Novembre 2023
18:20

Mail bombing per salvare le “Bambine”, i macachi del Parco Faunistico dell’Abatino

I primati sono arrivati nella struttura nel 2010, portati dall'associazione Vita da Cani, che si occupa del mantenimento. Da anni è in corso una battaglia legale con il Ministero per un loro ipotetico spostamento in altre strutture.

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le bambine macachi
Le Bambine al Parco del Piano dell’Abatino

Non c’è pace per le “Bambine”, il gruppo di macachi di Giava (Macaca fascicularis) ospiti del Parco Faunistico dell’Abatino. A un anno e mezzo dall’ultimo allarme, poi rientrato, si è tornati a parlare di un loro possibile trasferimento in un’altra struttura, ipotesi contro cui si sono già schierati sia il parco stesso sia l’associazione Vita da Cani, che collabora con il parco per il loro mantenimento.

«Emergenza, il parco è sotto attacco – è l’appello diffuso mercoledì – Abbiamo saputo oggi che domani [giovedì per chi legge n.d.r.] dei veterinari verranno a prelevare "Le Bambine", le nostre scimmie e le trasferiranno. Stiamo cercando di capire che fare, nel frattempo un’operazione di mail bombing potrebbe darci qualche ora in più per intervenire, se possibile».

L’invito è quindi quello a scrivere in massa al Ministero della Transizione Ecologica, che ne aveva disposto il trasferimento in una struttura ritenuta più idonea, per protestare: «Si tratta di una decisione assolutamente insensata e che mette a grave rischio l'incolumità delle Bambine, che sono molto anziane e fragili – sottolineano le associazioni – Quindi vi chiediamo di mandare una mail di protesta e di invitare tutti i vostri contatti a fare altrettanto».

Le “Bambine” sono arrivate al parco nel 2010 dopo essere state letteralmente «trovate, recuperate, caricate in macchina e accompagnate all’oasi» dall’associazione Vita da Cani, fondata da Sara d'Angelo. La loro provenienza era ignota e non avevano documenti, ma l’ipotesi era che provenissero da un laboratorio, visto che i macachi di Giava vengono spesso strappati alle foreste, dalla vita libera e dai templi, per finire in un laboratorio o in zoo o collezioni private. Affidate al Parco Faunistico di Piano dell’Abatino, il loro numero nel corso degli anni si è ridotto da 13 a 5: si tratta di animali anziani, che nel parco – struttura che ha come funzione prioritaria il recupero della fauna esotica in difficoltà – sono riuscite a trascorrere oltre dieci anni insieme e in tranquillità, in una struttura per il recupero e la riabilitazione dei primati salvati dai laboratori finanziata da un privato. Vita da Cani, invece, si occupa del loro mantenimento, che sarebbe invece a carico dello Stato se venissero spostate in altra struttura.

Il destino delle Bambine è così finito al centro di una battaglia davanti al Tar. Il Parco del Piano dell’Abatino, accusato di non avere le autorizzazioni necessarie a ospitare i macachi, aveva presentato ricorso al Tar e l’aveva vinto, ma era stato presentato un “contro ricorso” e la diatriba era proseguita. Sino al nuovo annuncio: i veterinari della Asl sono pronti ad arrivare al parco per prelevare le Bambine.

«Andy, Viola, Actarus, Lara e Monique sono anziane e molto fragili. Non esiste alcuna ragione per cui debbano essere spostate, sedate e costrette a modificare le loro abitudini – aveva spiegato Sara d’Angelo, fondatrice di Vita da Cani Onlis – Ogni cambiamento per loro è pericoloso e fonte di stress, come dichiarato anche dai veterinari del Parco dell'Abatino, che in una relazione ne sconsigliano lo spostamento. È stato scelto di trasferirle senza un reale motivo di "benessere animale" o altro. Non spostatele. Lasciatele vivere in pace. Siamo molto preoccupati».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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